In data 2 agosto 2023 ASPMI scrisse allo Stato Maggiore dell’Esercito chiedendo delucidazioni in merito alla procedura per l’assegnazione dei neo graduati (appartenenti alla 1ª e 2ª immissione 2021), rivendicando una maggiore chiarezza nell’ambito delle procedure di trasferimento del personale (vista la mancanza di linee guida chiare) e ponendo l’attenzione sull’importanza di tale procedura non solo sulla carriera del militare ma anche sullo sviluppo della sua vita personale e familiare.
Tra l’altro, anche se la Legge n. 46 del 2022 non mette l’impiego del personale tra le tematiche di competenza dei sindacati, è già stato dimostrato – come tra l’altro confermato dal Capo dipartimento impiego del personale, Gen. D. Salvatore Cuoci, nell’intervento che ha inaugurato l’incontro presso il Dipe che si è tenuto lo scorso 12 luglio – che ci sono materie che seppur possono sembrare fuori dalla tutela sindacale vi rientrano comunque in quanto strettamente collegate e inscindibili con l’ambito giuridico ed economico.
Trasferimento del personale, una tematica che ci sta a cuore
Ecco perché ASPMI non si è tirata indietro nel far notare allo Stato Maggiore dell’Esercito che in passato quando c’è stato da decidere sui trasferimenti non sempre è stata data la giusta attenzione alle esigenze familiari del personale. Una mancanza grave, in quanto nelle cinque linee programmatiche dell’Esercito Italiano figura anche la tutela del benessere del personale, considerato come “l’asse portante e vero cardine dell’intera Istituzione verso cui si indirizzano iniziative volte a bilanciare gli impegni di carattere istituzionale con le esigenze del singolo e delle loro famiglie”.
Un nuovo obiettivo raggiunto
Ebbene, oggi possiamo dire che il nostro impegno – così come successo in altre situazioni – è stato premiato poiché è stato lo stesso Dipartimento impiego del personale dell’Esercito ad annunciare un cambiamento nelle modalità di attribuzione delle prime assegnazioni del personale transitato in SPE.
“Per la prima volta al personale con prole è stata data la possibilità, già in sede di compilazione della scheda formativa, di presentare al Dipartimento eventuali problematiche al reimpiego connesse alla genitorialità”, scrive il Col. c.(li.) s. SM Domenico Leotta, Capo Ufficio impiego graduati e militari di truppa, confermando così una maggiore attenzione dell’Amministrazione su quelle che sono le esigenze del personale con figli.
Una vittoria che noi di ASPMI rivendichiamo con profondo entusiasmo e non per il risultato personale quanto più per come questa novità inciderà, migliorando, sul benessere dei giovani militari che non dovranno più temere – si spera, ma ovviamente continueremo a monitorare affinché sia così – che la prima assegnazione rappresenti un rischio di allontanamento dalla propria famiglia.
Finalmente siamo riusciti a far comprendere all’Amministrazione – e di questo ringraziamo il Gen. D. Salvatore Cuoci – l’importanza della tutela delle esigenze familiari del personale, un punto di svolta che ci sarà d’aiuto anche per altre battaglie condotte nello stesso ambito.