Da tempo come ASPMI ci stiamo battendo con forza per l’aumento del limite di ore di straordinario da retribuire al personale dell’Esercito Italiano, mettendo in risalto il trattamento di maggior sfavore che da anni ci viene riservato rispetto alle altre Forze Armate e di Polizia.
Basti guardare al recente Decreto immigrazione, dove in favore delle Forze di Polizia viene istituito un fondo finanziato con le risorse delle assunzioni non effettuate, lasciando invece i nostri militari nella spiacevole situazione in cui sono costretti a recuperare gran parte delle ore di straordinario svolte se non vogliono che vadano perse.
Specialmente alla luce del maggior impiego richiesto nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure un tale trattamento è inaccettabile e per questo come ASPMI abbiamo fatto leva sul Governo Meloni affinché già con la Legge di Bilancio 2024 ci fossero dei passi avanti in tal senso. Nel dettaglio, abbiamo scritto a tutte le parti interessate – dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Ministro della Difesa Guido Crosetto – pretendendo un intervento urgente volto a incrementare il monte ore per lo straordinario indennizzabile.
Esercitando una pressione costante su tutti i livelli decisionali abbiamo raggiunto un primo parziale riconoscimento, in quanto nel testo della manovra – che proprio in questi giorni sta iniziando l’iter parlamentare – viene incrementato il monte ore per gli straordinari, per quello che tuttavia non rappresenta ancora un risultato soddisfacente.
Straordinari, cosa prevede la legge di Bilancio 2024
Nell’articolo 65 della legge di Bilancio 2024, recante le misure per la prosecuzione del concorso delle Forze armate nel controllo del territorio e per il potenziamento e l’ammodernamento di mezzi, sistemi e dispositivi per la sicurezza, viene riconosciuta e finanziata per l’intero 2024 la corresponsione del compenso per lavoro straordinario in misura almeno pari a quello effettivamente reso, ossia mediamente 55 ore al mese rapportate al periodo di impiego.
Di fatto, al fine di assicurare all’intero strumento i consueti standard di operatività ed efficienza, si passerà da un limite di 47 ore a uno di 55 ore per gli straordinari svolti dal personale impiegato nell’Operazione Strade Sicure.
55 ore di straordinario non sono abbastanza
Che 55 ore di straordinario non siano abbastanza lo si capisce dallo stesso articolo 65, dove si legge che l’esperienza operativa, al termine del periodo di impiego nell’Operazione (pari a 6 mesi), dimostra che il personale militare in media accumula:
- 105 di ore in eccedenza all’orario di lavoro (oltre a quelle remunerate con compenso per lavoro straordinario, che derivano dalle 47 ore mensili pagate per 6 mesi a fronte di turnazioni che comportano l’effettuazione di circa 65 ore di straordinario mensili pro-capite);
- 40 giorni di recupero per festività e giorni non lavorativi, per un totale di circa 55 giorni lavorativi di assenza dal servizio tra recuperi di festività non fruite e ore di straordinario non remunerate.
Una situazione che – considerate le ore e i giorni da recuperare, come pure lo svolgimento delle attività propedeutiche all’impiego in Operazione – “conduce a una sensibile riduzione della presenza di personale nelle unità operative”, con “conseguenti ricadute sull’operatività dello ‘Strumento militare’, in considerazione della insufficiente alimentazione effettiva dei reparti che non consente lo svolgimento di ulteriori attività operative istituzionali in Patria e fuori dal territorio nazionale, nonché sullo svolgimento delle necessarie attività addestrative utili a mantenere elevato il livello di efficienza delle Forze armate”.
La richiesta di ASPMI
Come si può pensare quindi che 55 ore di straordinario possano essere sufficienti per risolvere i problemi sopra descritti? Secondo ASPMI serve arrivare ad almeno 70 ore di straordinario indennizzabile, oltre a pagare la metà dei giorni di recupero festività: e quale migliore occasione per farlo se non il passaggio in Parlamento della Legge di Bilancio 2024, dove ci aspettiamo un ulteriore ritocco di questo limite.
Avvicinarsi alle 70 ore di straordinario retribuite è un atto dovuto da parte di un Governo che ancora una volta sta dimostrando di avere poco chiaro il concetto di specificità militare.
Come ASPMI saremo spettatori interessati di tutto l’iter parlamentare e già nell’incontro del prossimo 16 novembre, in cui insieme alle altre Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari ci confronteremo con il Ministro della Difesa, ribadiremo che ci riserviamo di qualsiasi azione consentita per far valere i diritti dei nostri militari.