Le Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (le sole sigle rappresentative) sono state appena ricevute presso il dipartimento della Funzione pubblica, per il quale in rappresentanza del Governo era presente il Dirigente Eugenio Gallozzi, per l’apertura dei tavoli tecnici necessari a raggiungere un accordo per il rinnovo di contratto (triennio 2022-2024).
È importante sottolineare la differenza rispetto al passato: vista la presenza al tavolo dei sindacati delle Forze Armate, non bisogna più parlare di concertazione bensì di contrattazione. Tanto che l’incontro di oggi è stato definito “epocale” dall’Amministrazione.
Nuova distribuzione delle risorse
I soci fondatori Francesco Gentile e Leonardo Mangiulli erano presenti all’incontro, durante il quale si è discusso di quello che secondo ASPMI dovrà essere uno dei punti centrali della trattativa: la previsione di nuove modalità per la distribuzione delle risorse, per la quale si deve smettere di tener conto del solo reddito medio che va a svantaggio del personale dell’Esercito Italiano.
Lo abbiamo fatto presente ribadendo che per questo aspetto si deve necessariamente trovare una soluzione affinché si possa intervenire anche sui temi della forfettizzazione dell’orario di lavoro (da eliminare assolutamente) e sull’incremento delle ore di straordinario indennizzabili al personale.
I tecnici presenti hanno condiviso le nostre argomentazioni e si sono riservati di valutare la soluzione migliore per la distribuzione delle risorse.
Gli altri aspetti fondamentali
Per quanto si sia trattato di un incontro preliminare, sono state fissati gli altri punti sui quali sarà necessario discutere, come ad esempio la necessità di individuare la percentuale di distribuzione delle risorse tra parte fissa e accessoria.
Bisognerà poi valutare una soluzione per la definizione della contrattazione di secondo livello che, come richiesto dalla Rete sindacale militare già dal primo incontro, dovrà essere specifica per ogni Forza Armata così da semplificare le procedure.
Richiesta di incontro al Presidente del Consiglio, servono più risorse
Tra l’altro, dal momento che le risorse attualmente stanziate secondo noi dovrebbero andare tutte sul fisso e continuativo, permettendo tra l’altro di recuperare appena la metà del potere d’acquisto andato perso con l’inflazione registrata nell’ultimo triennio, ASPMI e la Rete sindacale tutta hanno fatto presente della necessità di fissare al più presto un incontro con il Presidente del Consiglio, così da poter discutere di un ulteriore stanziamento che aiuti a intervenire su distacchi e permessi (per i quali è arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri al provvedimento), previdenza dedicata e salario accessorio.
Le risorse attuali non sono sufficienti per garantire allo stesso tempo un trattamento adeguato sia sul fisso che sull’accessorio: confidiamo quindi in un intervento del Presidente Meloni affinché possa dare ai militari le risposte necessarie per adeguare gli stipendi al costo della vita.
Nel prossimo incontro, che verrà fissato nella settimana che va dal 20 al 24 maggio, si entrerà maggiormente nel dettaglio, fermo restando che dal Governo sembra arrivata l’indicazione che non esiste un limite prestabilito entro cui bisognerà arrivare a un accordo.
Ovviamente il nostro interesse va in direzione di una trattativa rapida affinché il personale possa godere il prima possibile dei vantaggi del rinnovo, ma ci prenderemo tutto il tempo necessario per far sì che le nostre richieste, mosse in favore dei nostri soldati, vengano accolte.