ASPMI, in sinergia con l’Amministrazione ed in sostegno ai militari. Eccone un esempio

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ASPMI, in sinergia con l’Amministrazione, in queste ore è intervenuta per la risoluzione di un episodio avvenuto presso l’aeroporto di Fiumicino. Alcuni militari hanno rischiato di incorrere in una situazione disagevole che sarebbe stata riservata ai nostri uomini e donne in uniforme.

Dopo aver partecipato a un’importante esercitazione di approntamento i militari sono stati trasportati all’aeroporto di Fiumicino. Giunti al Terminal 5 alle ore 16:30, avrebbero dovuto imbarcarsi alle 19:30, con arrivo previsto alle 20:50.

Nonostante l’impegno e il sacrificio dimostrato durante l’esercitazione, a causa di un problema logistico, per i nostri militari si ravvisava il rischio di non vedere recapitata la cena nei tempi utili alle esigenze di rientro. Inoltre, la mancanza di punti di ristoro al Terminal 5 ha aggravato ulteriormente la situazione, rendendo difficoltoso l’accesso a cibo e viveri di conforto.

ASPMI, ricevuta la segnalazione di quanto stava succedendo, anziché puntare il dito contro degli pseudo colpevoli di questa situazione ha preferito agire con il modus operandi che ci ha sempre contraddistinto.

Con la diplomazia abbiamo informato l’amministrazione di quanto stava per succedere assicurandoci, in un’ottica di lavoro complementare e propositivo, che la situazione potesse essere prontamente risolta. Il nostro appello è stato prontamente ricevuto, tanto che ai militari è stato riconosciuto un sacchetto viveri.

Anziché lasciarci andare a facili strumentalizzazioni solamente per alimentare il dissenso del personale abbiamo preferito assicurarci in un epilogo positivo. Non è nel nostro modo di fare identificare un nemico: piuttosto è la tutela del personale, in ogni ambito e situazione, a interessarci.

Un sincero plauso va alla linea di Comando per avere accolto positivamente le necessità della parte sociale.

Come ASPMI continueremo a vigilare e a farci portavoce dei diritti e delle esigenze dei nostri uomini e donne in divisa, affinché venga loro sempre riconosciuta la dignità e il rispetto che meritano.