Negli ultimi giorni, il DIPE ha mostrato gravi carenze nell’offrire risposte adeguate e tempestive al personale e alle loro famiglie riguardo i trasferimenti.
Nel dettaglio, il Dipartimento del personale ha recentemente inviato una comunicazione riguardante le operazioni di trasferimento a istanza di parte per il 2024, indirizzata ai graduati. Tuttavia, la modalità e i contenuti del messaggio sono deludenti. Un ritardo nella pubblicazione della graduatoria, causato dalla chiusura posticipata della finestra di validazione delle istanze, ha spostato la data di pubblicazione alla seconda decade di luglio. I trasferimenti sono previsti per settembre 2024, con la possibilità di ulteriori modifiche per priorità operative.
Inoltre, la comunicazione, limitata a un canale interno, non è stata sufficientemente pubblicizzata. Non è stata inviata alcuna lettera formale ai Comandi o agli interessati, costringendo i militari a diffondere le informazioni tramite canali non ufficiali.
Serve maggiore rispetto per le famiglie dei militari
La tempistica attuale costringe le famiglie a trasferirsi in prossimità dell’inizio delle scuole, quando sarebbe stato più opportuno utilizzare il periodo estivo. Per questo motivo, nei giorni scorsi ASPMI è stata la prima Associazione a inviare esplicita richiesta al Capo di SME affinché possa pubblicare immediatamente le destinazioni, tutelando così i militari in un momento cruciale della loro carriera.
Ricordiamo che dietro ogni graduato c’è una famiglia che necessita di tempo per organizzarsi e adattarsi alle nuove realtà territoriali. È essenziale conoscere subito l’esito e la destinazione del trasferimento, per sfruttare il periodo estivo nella pianificazione del futuro.
Una situazione intollerabile
La risposta del Capo di SME tarda ad arrivare, ma non siamo disposti ad attendere ulteriormente.
I graduati non sono numeri: meritano la dignità e il rispetto di ogni lavoratore. Come possiamo aspettarci che siano soddisfatti del loro ruolo e si dedichino con forza e dedizione alla difesa del Paese se non vengono rispettate le tutele fondamentali? Come possiamo sperare che le nuove leve siano attratte da questa professione se mancano le basi di un rapporto lavorativo sano?
La nostra pazienza sta per finire
ASPMI rimane fermamente impegnata a garantire che il personale militare riceva il rispetto e la considerazione che merita. La nostra determinazione nel migliorare le condizioni di lavoro e vita dei militari e delle loro famiglie è più forte che mai. Siamo pronti a fare tutto il necessario affinché vengano rispettati i diritti di coloro che dedicano la loro vita alla difesa del nostro Paese.
Siamo profondamente sgomenti dalla situazione attuale e siamo pronti a intraprendere ogni azione possibile per ottenere chiarezza sulle operazioni di trasferimento.