ASPMI è vicina ai militari italiani impiegati nella missione Unifil. “È la dimostrazione della specificità militare”

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ASPMI esprime massima vicinanza ai colleghi, e alle loro famiglie, impegnati nella missione UNIFIL, in seguito all’escalation di violenza che ha coinvolto il Medio Oriente nelle ultime ore, con l’attacco dell’Iran a Israele. In questo momento di grande tensione, ricordiamo l’importanza della missione che i nostri militari portano avanti in Libano, nel quadro della Risoluzione n. 1701 delle Nazioni Unite.

L’11 agosto 2006, con un faticoso compromesso, le Nazioni Unite hanno approvato la Risoluzione 1701, che ha istituito una zona cuscinetto di sicurezza lunga circa 60 chilometri a nord del confine tra Israele e Libano, estendendosi fino al fiume Litani. Questa area, nota come Blue Line, è sorvegliata da una forza di pace di oltre 10.000 Caschi Blu dell’ONU, nota come UNIFIL. L’Italia contribuisce con un contingente di circa 1.200 militari, cui è stato assegnato il settore occidentale della zona cuscinetto, affacciato sul Mediterraneo.

In questi giorni, i nostri colleghi affrontano sicuramente condizioni estremamente difficili frutto della situazione particolare utili  a garantire la democrazia dei popoli.

Di fronte a questa situazione critica, il Governo, tramite il Presidente Giorgia Meloni, ha assicurato il massimo impegno per mettere in sicurezza i nostri cittadini e i militari del contingente UNIFIL. Palazzo Chigi ha convocato un vertice urgente, dichiarando che il tavolo di Governo rimarrà permanente per monitorare costantemente gli sviluppi e adottare le misure necessarie.

ASPMI ci tiene a sottolineare come i nostri colleghi stiano dimostrando, ancora una volta, cosa significa essere un militare italiano. La specificità del nostro servizio, l’impegno e il sacrificio che caratterizzano queste missioni non possono essere ignorati. È essenziale che queste qualità vengano riconosciute, specialmente quando si stanziano risorse e si approvano normative che impattano direttamente il nostro Esercito. Essere militari italiani significa affrontare situazioni eccezionali con forza e professionalità, ed è nostro dovere assicurarci che questo venga valorizzato adeguatamente in ogni decisione presa dalle istituzioni.