Come ASPMI, non possiamo restare in silenzio di fronte a una palese ingiustizia che riguarda molti dei nostri colleghi militari qualificati come operatori IEDD, CMD o EOD, gli “artificieri” che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per bonificare ordigni inesplosi.
Il DPR n. 56 del 2022, recependo il provvedimento di concertazione 2019-2021, ha introdotto l’indennità mensile artificieri di 100 euro. Tuttavia, questa indennità viene riconosciuta solo a chi occupa una posizione organica specifica che richiede tali qualifiche. E qui nasce il problema.
Nei reparti, molti operatore EOD/IEDD svolgono regolarmente questo delicato incarico pur non essendo inseriti formalmente negli organici previsti (gli orbat). Questo accade spesso per ragioni operative, ma il risultato è che questi colleghi vengono esclusi dall’indennità, nonostante svolgano lo stesso pericoloso lavoro.
Come ASPMI, stiamo affrontando con determinazione questa problematica nella fase di contrattazione 2022-2024. Il nostro Segretario Generale, Francesco Gentile, ha portato sul tavolo questa ingiustizia, chiedendo a gran voce che il sistema venga corretto. Due anni fa questa indennità è stata calcolata male dall’amministrazione, creando disparità inaccettabili.
Riteniamo che sia inconcepibile escludere quei militari che, pur non avendo una “poltrona” ufficiale, operano quotidianamente come operatori EOD/IEDD. Il rischio che affrontano e il servizio che rendono al Paese non sono inferiori rispetto a chi è formalmente inserito negli organici.
Non ci fermeremo finché non sarà trovata una soluzione equa per tutti coloro che svolgono queste funzioni. Vi invitiamo a guardare il nostro video con l’intervento del Segretario Generale Francesco Gentile, dove approfondiamo il tema e ribadiamo il nostro impegno per garantire dignità e riconoscimento a chi rischia la propria vita per il bene comune.