L’approvazione del Decreto Economico-Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2025 ha sollevato non poche preoccupazioni in noi di ASPMI, in particolare per una sperequazione iniziale che ha escluso l’Esercito Italiano dai fondi destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario. Ricordiamo infatti che in quella sede venne riconosciuto un incremento di 100 milioni di euro per il 2024, ma esclusivamente per il personale delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’Esercito, nonostante il suo impegno fondamentale per garantire la sicurezza nelle città, è stato escluso senza alcuna giustificazione.
ASPMI, non rimanendo passiva di fronte a questa ingiustizia, ha immediatamente sollevato la questione, facendo sentire la propria voce attraverso i media, come Repubblica e Adnkronos, che ha dato spazio al nostro sfogo. Non ci siamo limitati a un semplice dissenso sterile; abbiamo intrapreso un’azione concreta, portando il nostro impegno a livello politico per ottenere una correzione al provvedimento.
Proprio come stiamo facendo con il rinnovo del contratto, ci siamo mostrati attenti alla situazione, evitando di incrociare le braccia, e ci siamo messi al lavoro per risolvere il problema, con l’obiettivo di difendere i diritti e il riconoscimento dovuto a chi opera nella sicurezza del Paese.
La nostra perseveranza ha dato i suoi frutti. Per merito dell’intervento dei senatori Gasparri, Paroli, Lotito e De Rosa, ai quali vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, che si sono fatti portavoce della nostra istanza, è stato approvato un emendamento al Senato che integra i fondi necessari per il lavoro straordinario svolto dal personale dell’Esercito Italiano.
Il testo dell’emendamento approvato stabilisce che, per il 2024, vengano stanziati 20 milioni di euro da destinare al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale militare. Questa somma è stata autorizzata in deroga ad alcuni limiti previsti dalla legge, per garantire il giusto compenso al personale militare che sta operando in condizioni particolarmente difficili, come nel caso dell’Operazione Strade Sicure.
Il testo dell’emendamento recita:
«Al fine di garantire le maggiori esigenze operative delle Forze armate, è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2024, per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario svolte dal personale militare, in deroga al limite di cui all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75.»
«I compensi accessori di cui al presente comma possono essere corrisposti anche in deroga ai limiti individuali di cui all’articolo 10, comma 3, della legge 8 agosto 1990, n. 231.»
Questa modifica consentirà quindi di riconoscere il giusto compenso per il lavoro straordinario svolto dal personale dell’Esercito, senza che vengano applicati i tradizionali limiti di spesa previsti dalla normativa. È una vittoria importante, che dimostra come, quando ci si impegna con serietà e determinazione, sia possibile correggere errori e ottenere ciò che è giusto per i nostri militari.
L’azione concreta, il confronto e la volontà di risolvere i problemi sono sempre al centro della nostra missione. Lo stesso impegno lo stiamo mettendo al tavolo della contrattazione per provare a portare a casa un risultato che sarebbe storico: lo spacchettamento del fondo dello straordinario tra Dirigenti e Contrattualizzati senza alcuno svantaggio per entrambe le categorie, aumentando le ore che possono essere retribuite al nostro personale.
Argomenti che dovranno poi essere affrontati nel dettaglio in un apposito tavolo dedicato agli straordinari, che noi di ASPMI stiamo chiedendo con forza, confidando che verremo ascoltati.