Le APCSM a confronto con i Comandanti, la proposta di ASPMI conquista i Reparti

ASPMI si è fatta promotrice di numerosi incontri che si stanno svolgendo in queste settimane nei vari Reparti d’Italia. Le delegazioni delle Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM) si stanno confrontando con i Comandanti per discutere problemi e individuare soluzioni a vantaggio di tutti i militari. 

Questa iniziativa è nata in seguito al board istituito a livello centrale, autorizzato dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, che ha visto la partecipazione delle Autorità di Vertice e dei Rappresentanti delle APCSM. Durante il board centrale, è stata avanzata proprio da noi di ASPMI la richiesta di replicare tali attività a livello periferico, affrontando tematiche di interesse generale per migliorare le relazioni tra le articolazioni periferiche delle associazioni e i comandi locali, secondo quanto stabilito dall’articolo 1477-bis del Codice dell’Ordinamento Militare.

Uno degli obiettivi principali di questi incontri è rendere maggiormente costruttivo il dialogo tra i Vertici d’Area e le Associazioni, favorendo un confronto franco e costruttivo. 

L’incontro presso il COMFORDOT

Tra i tanti incontri periferici, va menzionato quello con il COMFORDOT, con il Generale di Divisione Fabrizio Argiolas, a cui ha partecipato il Segretario Regionale del Lazio, Giorgia Mastropietro. Un tema centrale è stato quello della flessibilità oraria: come già abbiamo avuto modo di spiegare, la Direttiva n. 8002 prevede che il personale possa adattare l’orario di inizio e fine della giornata lavorativa, su richiesta e con l’approvazione del Comandante, mantenendo comunque la possibilità di revoca in caso di incompatibilità con le esigenze del servizio. Tuttavia, si è evidenziato come alcuni Comandanti non concedano questa flessibilità, ostacolando un diritto previsto dalla normativa. Pertanto nel confronto si è chiesto di sensibilizzare, come pure di risolvere il problema di molte caserme in cui le cerimonie per l’alzabandiera durano più del previsto, impedendo al personale che appunto gode della flessibilità di entrare nell’orario che vorrebbe vista la mancata apertura dei cancelli durante la cerimonia solenne. La chiusura dei cancelli andrebbe quindi limitata al solo momento dell’alzabandiera, evitando così contingentamenti all’ingresso. 

L’incontro presso il COMFOSE

Il Segretario Nazionale di ASPMI e Regionale dell’Emilia Romagna, Miriam Morea, ha partecipato a un incontro presso il COMFOSE con il Generale di Brigata Marco Manzone. Questo incontro si è rivelato molto proficuo: è stata sottolineata l’importanza del tesseramento e si è discusso dello scetticismo che coinvolge una parte rilevante del personale della Forza Armata nei confronti delle APCSM.

Sempre allo stesso tavolo sono state affrontate le problematiche afferenti il personale facente parte dei reparti operativi speciali dell’esercito, eccellenza nel panorama nazionale e internazionale

L’incontro con il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Divisione Michele Risi

Un altro significativo confronto è stato quello tra il Segretario Regionale del Veneto, Antonia Madonna, e il Comandante delle Truppe Alpine, Generale di Divisione Michele Risi. In un clima costruttivo, si è posta attenzione alla questione infrastrutturale, evidenziando la necessità di rivedere la politica alloggiativa per garantire condizioni ottimali al personale. Si è inoltre discusso della tutela della genitorialità, tema che ASPMI ha portato anche al tavolo per il rinnovo contrattuale.

Un ulteriore problema emerso riguarda l’esodo del personale militare. L’Esercito Italiano risulta sempre meno attrattivo per i giovani, e non è solo il calo dei reclutamenti a destare preoccupazione. Vi è infatti un numero crescente di militari che, una volta arruolati, transitano in altre Forze Armate. Questo fenomeno si somma all’esodo del personale dalle città con un alto costo della vita, come Bolzano, verso realtà meno onerose come Napoli, dove il potere d’acquisto dello stipendio è maggiore. Bisogna pertanto trovare insieme soluzioni, per far sì che l’Esercito torni a essere un punto di arrivo, non una mera situazione di passaggio. 

Tutti gli incontri finora svolti hanno quindi confermato l’importanza del dialogo e della collaborazione, pur trattandosi di confronti preliminari. La promessa comune è di rivedersi al più presto per approfondire le proposte e dare seguito alle soluzioni individuate. ASPMI continuerà a lavorare per assicurare che le istanze del personale militare trovino ascolto e risposte concrete.