La firma del rinnovo di contratto segna un momento fondamentale per il personale militare, che potrà presto beneficiare dei cambiamenti per cui abbiamo lavorato a lungo. L’aumento di stipendio, che per la sola parte fissa ammonta a 100 euro per un graduato, è senza dubbio una delle novità più importanti. Per raggiungere quest’obiettivo sono stati necessari parecchi sforzi e un’attenta suddivisione delle risorse disponibili. L’importante, tuttavia, è aver ottenuto il meglio possibile in tempi ragionevoli, affinché tutti i militari possano al più presto ricevere gli importi aggiuntivi in busta paga.
Ci riferiamo naturalmente anche ai volontari dell’Esercito Italiano, cui spettano gli aumenti salariali previsti nel nuovo contratto. Serve ancora un po’ di pazienza per i tempi tecnici necessari, poi con l’apposito provvedimento la paga sarà adeguata e saranno corrisposti gli arretrati. Vediamo di seguito come cambiano gli stipendi e cosa deve sapere chi termina la ferma quest’anno.
Come cambia lo stipendio dei volontari e da quando
Indipendentemente dalla data di sottoscrizione dell’accordo, che in questo caso corrisponde al 18 dicembre 2024, gli adeguamenti salariali stabiliti nel rinnovo si applicano a partire dal 1° gennaio 2024. Gli aumenti riguardano sia i volontari in servizio che quelli congedati prima della sottoscrizione dell’accordo o comunque che si congederanno prima della liquidazione degli importi.
I volontari in servizio riceveranno quindi l’aumento nella paga percepita mensilmente, insieme agli arretrati. I volontari congedati avranno invece diritto alla liquidazione degli arretrati maturati a partire dal 1° gennaio 2024 fino alla fine della propria ferma. Sottolineiamo che prima che ciò accada dovrà essere emanato il decreto ministeriale apposito, consentendo l’aggiornamento dei compensi su NoiPa. L’attesa è ora dovuta ai tempi tecnici, che secondo la nostra esperienza dovrebbe terminare entro la primavera.
Quanto agli importi, la paga dei volontari è sempre calcolata in misura percentuale sullo stipendio dei graduati, su base giornaliera. In realtà quando ci si riferisce alla retribuzione dei volontari si dovrebbe parlare di paga e non di stipendio, essendo la prima legata al rapporto di servizio e il secondo al rapporto d’impiego. In ogni caso, le percentuali sono le seguenti.
- Soldato VFP1 e VFI: 81,5% rispetto allo stipendio di un Graduato;
- Caporale VFP4 (fino al 31 dicembre 2025): 74% rispetto allo stipendio di un Graduato;
- Caporal maggiore VFP4 (fino al 31 dicembre 2025): 74% rispetto allo stipendio di un Graduato;
- VFT e VFP4 (dal 1° gennaio 2026): 80% dello stipendio di un Graduato;
- VFP4 in rafferma biennale: 100% dello stipendio di un Graduato.
Tenendo conto che lo stipendio annuo lordo per un graduato con il nuovo contratto ammonta a 20.576 euro, con decorrenza dal 1° gennaio 2024, possiamo ricavare i seguenti importi per la paga dei volontari.
- 1.397,48 euro per i Soldati VFP1 e VFI;
- 1.268,89 euro per i Caporali e i Caporali maggiori VFP4 (fino al 31 dicembre 2025);
- 1.371,76 euro per VFT e VFP4 dal 1° gennaio 2026;
- 1.714,70 euro per i VFP4 in rafferma biennale.
I volontari hanno inoltre diritto a un assegno mensile ulteriore per il lavoro straordinario, oltre a quello attribuito a chi presta servizio nei reparti alpini.
Per quanto riguarda gli arretrati, saranno. calcolati a partire dal 1° gennaio 2024 fino alla liquidazione degli importi o al termine della ferma, se precedente. Si avranno le seguenti somme calcolate su 12 mensilità sull’incremento mensile lordo di 108,32 euro per i Graduati.
- 1.059,37 euro per i Soldati VFP1 e VFI
- 961,88 euro per i Caporali e i Caporali maggiori VFP4
- 1.299,84 euro per i VFP4 in rafferma biennale.
Visto che secondo le nostre stime il pagamento dovrebbe arrivare nella primavera 2025, l’importo degli arretrati sarà più alto, fatta eccezione per coloro che si sono congedati il 31 dicembre 2024.