ASPMI al convegno per il benessere psicologico del personale in divisa. Un impegno condiviso per la tutela dei militari

Dott.ssa Nadia Giannini, Dirigente ASPMI

Nella giornata di mercoledì 12 febbraio si è svolto il convegno Psicologia e Sindacati delle Forze Armate e di Polizia: una sinergia per la tutela del personale” che ha visto istituzioni, sindacati e professionisti confrontarsi per il benessere del personale. La dottoressa Nadia Giannini, psicologa, militare dell’Esercito Italiano e capo dipartimento di psicologia integrata di ASPMI, è intervenuta sottolineando l’importanza della sinergia tra sindacati e psicologia. Quest’ultima non è affatto estranea al mondo militare, rappresentando da decenni uno strumento indispensabile per tutelare il personale.

ASPMI per il benessere psicologico dei militari

Il personale militare, come sottolineato dalla dottoressa Giannini, è sottoposto a uno stress intenso, continuo e logorante. È quindi dovere delle APCSM, chiamate dalla Legge n. 46/2022 a curare “gli interessi professionali, economici, sociali e morali” del personale, occuparsi del benessere psicologico dei militari. Una preoccupazione che trova fondamento anche nel Testo unico sulla Sicurezza del lavoro e nel Codice dell’ordinamento militare in merito, rispettivamente, alla valutazione dei rischi psicosociali e alla tutela della salute. Quest’ultima comprende proprio l’elemento psicologico dell’individuo, come si evince dalla definizione di salute dell’Organizzazione mondiale della sanità.

In tal proposito, come ASPMI abbiamo già dei servizi dedicati, tra cui Lo psicologo risponde, la consulenza psicologica gratuita per tutti i nostri tesserati, ma anche l’assistenza per avere indicazioni sulla modalità di contatto con l’ufficiale psicologo di competenza. Non dimentichiamoci, inoltre, delle convenzioni con i professionisti, psicologi e psicoterapeuti, che propongono un tariffario scontato ai tesserati di ASPMI. L’attenzione alla tutela del personale chiede però un impegno continuo, soprattutto in termini di formazione e cooperazione. Per questa ragione abbiamo partecipato con grande entusiasmo al convegno organizzato dalla dottoressa Antonella Cortese.

Si è trattata di un’occasione di confronto su temi inerenti la salute mentale del personale. Lo stress operativo, le continue pressioni, l’esposizione a eventi traumatici e l’impiego in situazioni ad alto rischio mettono il personale in divisa in una condizione di tensione senza paragoni. Se a ciò aggiungiamo le particolarità della professione e le conseguenze sull’equilibrio tra la vita professionale e quella personale, è ancora più evidente la necessità di supportare adeguatamente il personale.

Come APCSM il nostro senso di responsabilità ci chiama a lavorare su un duplice aspetto del problema. Da un lato, continuiamo a impegnarci per migliorare quanto più possibile le condizioni di lavoro dei militari e pretendere la valorizzazione che meritano. Dall’altro lato, dobbiamo essere pronti a sostenere e supportare il personale nelle molteplici sfide della professione, ostacoli che non possiamo eliminare perché parte integrante della vita del militare. È ciò su cui si basa la specificità della professione ed è pertanto doveroso predisporre gli strumenti utili a fronteggiare l’impatto sulla salute. Proprio per questo motivo come ASPMI ci dedichiamo tanto alle questioni contrattuali e retributive, al fine di fornire un ambiente di lavoro quanto più idoneo e gratificante, quanto sull’attenzione al benessere.

Siamo quindi molto soddisfatti dell’incontro, un passo in avanti verso la creazione di un sistema di tutela delle Forze Armate davvero efficace e funzionale. Confidiamo che sia soltanto l’inizio di questo percorso, anche in ragione dell’attenzione del Vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi, aperta a ulteriori incontri istituzionali e pronto a istituire una stanza dedicata ai sindacati all’interno della sede della Ragione.

In questo modo potremo portare avanti con ancora più efficacia le necessità e le criticità riscontrate dal personale, certi di trovare proprio nel confronto costruttivo le soluzioni migliori per il benessere della Forza Armata. Il nostro auspicio è che trovi finalmente compimento la proposta della dottoressa Antonella Cortese sull’istituzione di un Garante nazionale per i militari. Una figura indispensabile per realizzare davvero le politiche di ascolto, prevenzione e supporto. Questa figura si rivela indispensabile, e come ci ha ricordato anche la dottoressa Nadia Giannini è  vitale inglobare la psicologia applicata al contesto militare, fondamentale alla luce dei particolari effetti subiti dai militari a causa dello stress lavorativo. ’