“Ri-formare la Pubblica Amministrazione. Persone qualificate per qualificare il Paese”, è il nuovo piano di rilancio fortemente voluto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, per valorizzare il “capitale umano” della Pubblica Amministrazione ed accrescerne le proprie professionalità.
Per raggiungere tale obiettivo sono stati stanziati circa 2 miliardi di euro, con investimento quinquennale, con contestuale rinnovamento delle competenze legate allo sblocco del turnover e alle decine di migliaia di nuove assunzioni necessarie per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Un modo per consentire ai tanti della PA di investire sul proprio futuro, anche alla luce del rinnovo del Contratto Collettivo dei Lavoratori, con miglioramenti di contribuzione e carriera.
Il Piano si snoda in due punti fondamentali: il primo è PA 110 e lode. Prevede che i dipendenti pubblici possano iscriversi, a condizioni agevolate, a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione di interesse per le attività delle amministrazioni pubbliche. Tutto questo è possibile grazie ad un accordo stipulato con il Ministero dell’Università e della Ricerca e la CRUI (Conferenze dei Rettori delle Università Italiane). La Sapienza Università di Roma, fino al 24 gennaio, consente anche l’iscrizione all’Anno Accademico in corso per cinque corsi di laurea (https://www.uniroma1.it/it/notizia/pa-formazione-protocollo-dintesa-tra-funzione-pubblica-esapienza). Da fine gennaio tutte le informazioni sull’offerta formativa riservata ai dipendenti pubblici dagli altri atenei saranno consultabili, e continuamente aggiornate, al link http://www.funzionepubblica.gov.it/formazione.
Il secondo punto è Syllabus per la formazione digitale. Dal 1° febbraio le amministrazioni cominceranno a segnalare i nominativi dei dipendenti che potranno accedere all’autovalutazione delle proprie competenze digitali sulla piattaforma https://www.competenzedigitali.gov.it/. In base agli esiti della valutazione iniziale, la piattaforma proporrà ai dipendenti i moduli formativi per colmare i gap di conoscenza e per migliorare le competenze, moduli arricchiti dalle proposte delle grandi aziende del settore tecnologico, a partire da TIM e Microsoft. Alla fine di ogni percorso sarà rilasciata una certificazione che alimenterà il “fascicolo del dipendente”, in corso di realizzazione anche in collaborazione con Sogei. Particolare attenzione sarà riservata alla cybersicurezzaIn arrivo il Piano del Governo che punta ad accrescere le competenze della PA , tramite un progetto formativo in via di definizione con il Ministero della Difesa.
Ulteriori strumenti per la formazione permanente dei dipendenti pubblici sono messi a disposizione da INPS attraverso il Fondo Gestione Unitaria per le Prestazioni Creditizie e Sociali. Tra questi, il programma “Valore PA” seleziona corsi universitari di formazione proposti da atenei italiani in collaborazione con soggetti pubblici o privati su aree di interesse delle stesse amministrazioni, con il finanziamento delle quote di partecipazione dei dipendenti selezionati.
Per garantire alta formazione e aggiornamento professionale qualificato, INPS mette, inoltre, a disposizione dei dipendenti della PA l’accreditamento e il finanziamento di master universitari “executive” di I e II livello.