Nel corso della seduta alla Camera dei deputati, si è discusso circa la conversione in legge del decreto-legge del 25 febbraio scorso in merito alle disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina e il relativo invio delle truppe italiane a sostegno della NATO.
L’adesione dell’Italia al Patto Atlantico, il nostro Paese è tra i membri fondatori, ci spinge a intervenire mettendo in campo una forza deterrente atta a rafforzare i confini dell’Europa che, al momento, sono minacciati dalla guerra in corso tra Russia e Ucraina.
Il Ministero della Difesa invierà un contingente di 1.350 unità, di cui 1.278 facenti parte del Very High Readiness Joint Task Force (VJTF). Le restanti, svolgeranno attività di sostegno logistico. A questi si aggiungono 77 mezzi terrestri, 2 mezzi navali, 5 mezzi aerei. Il contributo navale alle forze alleate è garantito dai gruppi navali Standing Naval Forces.
Oltre ai velivoli, dal punto di vista aereo, l’Italia garantisce anche la capacità di rifornimento in volo tramite il KC-767 insieme ad ulteriore assetto aereo, al fine di potenziare le capacità di raccolta di dati e di sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza.
All’interno del decreto-legge si evince la partecipazione del nostro personale militare fino al 30 settembre 2022 alle iniziative NATO.
Contestualmente, viene autorizzata, per l’anno 2022, la prosecuzione della partecipazione del nostro contingente al rafforzamento dei dispositivi di sorveglianza dello spazio aereo e navale dell’Allenza, fermo restando la presenza delle truppe italiane in Lettonia e il contributo all’Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo.
La spesa per l’invio delle Forze Armate è di 153.581.253€ per il 2022; mentre per il 2023 sarà di 21.000.000€.
L’impegno di spesa per la cessione di mezzi ed equipaggiamenti militari non letali di protezione è di 12.000.000 per il 2022. Gli armamenti verranno donati in maniera gratuita alle autorità governative ucraine.
Oltre al sostegno militare e alla donazione di equipaggiamenti e mezzi, l’Italia si impegna a fornire attività di appoggio e di cooperazione in favore della martoriata popolazione dell’Ucraina.
Inoltre, è previsto anche un incremento della dotazione finanziaria delle ambasciate e degli uffici consolari di prima categoria per l’importo di 10 milioni di euro, allo scopo di potenziare le misure di sicurezza a tutela delle sedi, del personale e degli interessi italiani nei Paesi maggiormente esposti alle conseguenze dell’aggravamento delle tensioni in Ucraina.