Se la scelta di un’associazione è fondamentale al fine di rappresentare al meglio il Comparto, sarà altrettanto importante adeguare la struttura sindacale alle necessità del personale.
L’applicazione in toto del modello sindacale del mondo civile a quello militare, come è stato anticipato, può funzionare come non può funzionare.
Un’organizzazione sindacale militare è specifica. Specifica come lo è il mondo militare, in quanto vive e si plasma sulle necessità del personale, in continua evoluzione.
Le professionalità militari sono ampie e variegate; pensare di paragonarle e metterle tutte sullo stesso piano è sinonimo di superficialità, poca lungimiranza e scarsa conoscenza della materia di cui si sta trattando.
Per forza di cose, il paracadutista è diverso dal lagunare, così come l’alpino dal bersagliere.
Gli operatori speciali sono diversi dai logistici; nella misura in cui sono uguali a quelli delle altre Forze di Polizia sia a ordinamento civile che militare.
Alla luce di queste differenziazioni, la struttura sindacale dovrà necessariamente tener conto delle diverse peculiarità e quindi della diversa specificità all’interno dell’unico grande contenitore che è la Forza Armata.
Coloro i quali, fino ad oggi, hanno applicato e messo in campo soluzioni alla carlona e impiantato strutture fondate su basi di argilla, al mero scopo simbolico, domani si troveranno a fare i conti con un castello che presto o tardi crollerà.
Con il personale e con le loro famiglie non si scherza, tantomeno si scherza con la più alta forma democratica di rappresentazione del personale quale il sindacato.
L’Organizzazione sindacale è la base della struttura sindacale, un vero e proprio sistema, composto da connessioni interne e basato su obiettivi specifici.
A differenza di qualsivoglia struttura piramidale, la base di quella sindacale militare non è l’ultimo anello della catena (dove in genere viene collocato chi conta poco o nulla) ma, in questo caso, incarna le fondamenta per consentire all’intera organizzazione di stare in piedi.
La forza sindacale è il Personale e la sua Organizzazione.
Un noto esponente sindacale, qualche tempo fa, ha sintetizzato in maniera ineccepibile quanto appena formulato.
“Il vero sindacato e le persone che vivono e che lavorano all’interno devono essere capaci di adattarsi ai mutamenti dell’economia e del lavoro, di collocarsi efficacemente nei contesti politici ed istituzionali, soprattutto se si tratta di garantire la durata nel tempo del proprio patrimonio sociale. Bisogna entrare nella storia per starci”.
È importante tenere bene a mente che le analisi si fanno sul lungo periodo e non sull’immediato.
Il cosiddetto “tutto e subito” spinge, talvolta, ad ottenere risultati effimeri che sono figli della fretta e di una frenesia che è solo l’onda del momento. Occorre calma, riflessione e lungimiranza per poter dire un domani di aver compiuto qualcosa di “importante”.