Sarebbe una norma giusta l’approvazione dell’emendamento su anticipo TFS; ASPMI lo aveva già chiesto a dicembre.

Sarebbe una norma giusta l’approvazione dell’emendamento su anticipo TFS; ASPMI lo aveva già chiesto a dicembre.
Sarebbe una norma giusta l’approvazione dell’emendamento su anticipo TFS; ASPMI lo aveva già chiesto a dicembre.

E’ in lavorazione un emendamento da inserire nel decreto Crediti, in discussione alla commissione Finanze della Camera, che consentirebbe ai dipendenti pubblici, Forze armate comprese, di ricevere in anticipo una parte del Trattamento di Fine Servizio (TFS).

Ricordiamo che, ad oggi, solo ai dipendenti del settore privato è riconosciuta questa possibilità, ovvero di incassare parte del Trattamento di Fine Servizio (TFR).

È bene rammentare anche che questa sigla sindacale, in data 2 dicembre 2022 e quindi nettamente in anticipo, inoltrava ben due proposte emendative alla legge di Bilancio 2023, invitando le forze di governo ad intervenire sull’art. 53 della manovra recante “Disposizioni sul trattamento di pensione anticipata flessibile” e sul “Reclutamento straordinario per il ruolo marescialli”.

A tal proposito alleghiamo link per una visione più completa di quanto detto: https://www.aspmilitari.it/proposte-emendative-alla-legge-di-bilancio-2023-aspmi-punta-su-anticipo-liquidazione-e-personale-sanitario-militare/ .

La nostra proposta emendativa verteva sulla possibilità che al personale delle Forze armate, di Polizia, Vigili del Fuoco, personale scolastico e dipendenti pubblici, assunti prima del 1° gennaio 2021, venisse riconosciuta la Garanzia sulle anticipazioni di credito sul TFS, in modo da avere una boccata d’ossigeno tra caro vita e incrementi esorbitanti di luce e gas, impennatisi a causa dell’innalzamento del tasso d’inflazione.

Stiamo parlando di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici che, grazie all’anticipo del TFS a garanzia potrebbero avere accesso a nuove forme di credito, senza dover ricorrere alla cessione del quinto. L’anticipo verrebbe poi rimborsato non appena erogata la liquidazione al momento dell’entrata in quiescenza. La proposta non comporterebbe nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Speriamo veramente che il Governo risolva finalmente questo problema che rappresenta una vera discriminazione  per tutto il personale del comparto sicurezza e difesa e per i dipendenti pubblici.

Roma, 21 febbraio 2023

I soci fondatori

Francesco Gentile

Leonardo Mangiulli