ASPMI ha nuovamente scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito, ponendo ancora una volta l’attenzione sulle condizioni di lavoro al limite della sopportazione a causa delle temperature estreme registrate in estate, un problema aggravato dai cambiamenti climatici sempre più pronunciati.
Nella lettera, ASPMI ha sollecitato lo Stato Maggiore dell’Esercito riguardo alla necessità di migliorare le misure preventive per proteggere i militari dalle pericolose conseguenze a cui si va incontro a causa delle temperature eccessive che caratterizzano la stagione estiva, quest’anno più dei precedenti. Basti guardare agli episodi recenti di cronaca per evidenziare l’urgenza di adottare interventi efficaci.
A tal proposito, abbiamo sottolineato allo SME che garantire condizioni lavorative ottimali per il personale militare è direttamente correlato all’aumento dell’efficacia dell’organizzazione militare nel suo complesso.
Maniche alzate e stop basco di lana
In particolare, abbiamo richiesto di considerare l’approvazione dell’utilizzo delle maniche alzate sull’uniforme da combattimento e di autorizzare l’uso del berretto con visiera in sostituzione del basco di lana. Queste misure, se implementate, potrebbero mitigare l’impatto delle alte temperature sul personale impiegato in operazioni sul territorio nazionale.
Serve differenziare
L’associazione sindacale ha altresì evidenziato l’importanza di differenziare il vestiario e l’equipaggiamento in base al rischio al quale i militari sono esposti. Una soluzione che tanto ha funzionato in passato, come dimostrato nel biennio 2017-2018 a Roma, quando vennero suddivisi i rischi dei siti in diversi settori (T0-T1-T2-T3-T4) attagliando sia la vestizione che l’equipaggiamento a essi.
Tale differenziazione aiuterebbe a garantire che i militari siano adeguatamente protetti durante le loro attività, considerando le specifiche esigenze climatiche e operative.
Via libera alla maglietta “tipo polo”
Viene inoltre chiesto il permesso di utilizzare la maglietta “tipo polo” sia all’interno che all’esterno delle installazioni militari. Questa richiesta è stata giustificata dal fatto che alcune unità militari hanno già provveduto ad acquistarle in passato, seguendo proprio le disposizioni dello Stato Maggiore dell’Esercito.
Almeno nell’attesa che venga definito l’approvvigionamento per tutta la Forza Armata, come annunciata dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito già nel 2021, il personale interessato potrebbe quindi farsi carico di questa spesa, il che sarebbe l’ennesima dimostrazione di entusiasmo e dedizione per il proprio servizio, nonostante le sfide ambientali.
E ricordiamo che proprio per il tema degli approvvigionamenti, nonché delle poche risorse a disposizione per un ammodernamento delle uniformi, ASPMI ha già chiesto un intervento al Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Nessuno deve essere lasciato indietro
Con questa lettera ASPMI ha riaffermato il proprio impegno nel garantire il benessere del personale militare e lottare per le necessarie tutele. Stiamo facendo pressioni a tutti i livelli affinché siano adottate misure concrete per garantire la salute e il benessere dei militari in risposta alle crescenti temperature estive, al fine di promuovere un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente.