ASPMI in queste ore ha ricevuto delle immagini a dir poco sconvolgenti rispetto alle condizioni degli alloggi che ospitano il personale impiegato nell’Operazione Strade Sicure a Roma.
Immagini che ci raccontano del degrado degli alloggi: materassi macchiati, muri con vernice saltata a causa dell’elevato tasso di umidità, bagni con rubinetti che perdono e con alti livelli di incrostazione dello sporco.
Ambienti che non solo non possono essere definiti salubri, ma che neppure si avvicinano a soddisfare gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro. E ricordiamo che quella sarà la “casa” di chi per mesi, con orari di lavoro impegnativi, sarà chiamato a garantire la sicurezza della Capitale.
Ovviamente come ASPMI ci siamo subito attivati per far sì che le condizioni degli alloggi interessati vengano al più presto migliorate, perlomeno rendendoli vivibili per il personale. Ma ricordiamo che quello della fatiscenza degli alloggi militari è un tema su cui questa Associazione lavora da mesi, in quanto la situazione portata ora alla nostra attenzione non è tanto diversa da quella degli altri alloggi in cui viene messo il personale impiegato nell’Operazione Strade Sicure in ambito nazionale.
Non si può intervenire solo nei casi in cui si vengono a creare situazioni come queste. A tal proposito, ASPMI si affianca a tutti i Comandanti delle unità che mettono in campo ogni misura utile a mitigare il disagio dei nostri soldati, seppure, in assenza di adeguati finanziamenti, il problema alla base rimane.
Ci sono pochi soldi e quando servono i finanziamenti tardano ad arrivare: dimostrazione che come più volte sottolineato da noi di ASPMI se si vuole continuare a puntare sui militari dell’Esercito Italiano per la tutela delle città bisogna intervenire concretamente per migliorare le loro condizioni di lavoro.
Negli ultimi anni c’è stato un notevole incremento delle forze in campo al quale però non è seguito un altrettanto aumento delle risorse. Al netto di un trattamento economico fermo a quando l’Operazione Strade Sicure è partita, quel che preoccupa è la mancanza di strutture adeguate a garantire il giusto riposo ai militari, ricordando che non è solo la fatiscenza delle strutture a preoccupare ma anche l’affollamento delle stesse, con i militari che spesso non riescono a riposare per il via vai dei colleghi con differenti orari di lavoro.
È questo il modo in cui vogliamo pubblicizzare la Forza Armata? Immagini come quelle in nostro possesso di certo non contribuiscono a rendere attrattivo il reclutamento nell’Esercito Italiano, viste delle condizioni di alloggio senza alcun rispetto delle norme igieniche e di sicurezza.
Immaginiamo cosa succederebbe laddove immagini come queste dovessero diventare virali sul web, come ne risponderebbe il Governo? Dicendo che in questi anni è stato garantito un servizio di sicurezza dei cittadini, tagliando sulle risorse necessarie a tutelare chi questo servizio lo ha svolto? Non sarebbe di certo una dimostrazione di prestigio dell’azione governativa, per questo motivo auspichiamo al più presto un cambio di rotta.
Sugli alloggi ci è stata fatta una promessa, ovvero di stanziare al più presto le risorse per un ammodernamento e per individuare strutture alternative in grado di mettere il personale militare nelle migliori condizioni per operare. Chiediamo che venga mantenuta al più presto.