Dopo un lungo e travagliato iter, nella giornata di ieri, è stata approvata la Legge sui Sindacati Militari.
In aula alla Camera gli interventi degli Onorevoli Deputati hanno sottolineato la cosa più importante: un passo epocale per il personale militare in termini di diritti e rappresentatività.
La Legge darà avvio ad una nuova forma di tutela per le donne e gli uomini in divisa.
Tanti sono stati i disfattisti e i franchi tiratori, a partire da chi pensava di far diventare i militari merce di scambio per le grosse sigle sindacali o chi pensava di rivoluzionare, in stile sessantottino, le nostre Forze Armate. A questi va il mio ringraziamento personale per non aver capito che il mondo militare è diverso, da tutto il pubblico impiego, proprio in virtù della sua specificità. A questi amici non mi esimo dal dire che in un Paese democratico e civile è prevalso ancora una volta il buon senso. Capisco la difficoltà che avranno poiché questa è legata ad un becero populismo fatto di inutili avvisaglie piene di pregiudizi.
Lavorare e costruire è difficile, distruggere è l’arte degli ignoranti.
La nostra sigla sindacale ASPMI lavorerà, come ha fatto fino ad ora, a testa bassa, con rispetto e confronto sinergico con le Istituzioni, al fine di rendere attuabile, quanto prima, una Legge che cambierà le coscienze del personale, cercando in tutti i modi e con tutte le forze di creare una coscienza sindacale come Demofilomil accennava circa un anno fa e metterà fine a tanti millantatori e falsi profeti che dietro ad una notizia o ad un aiuto tendono la mano per ricevere compensi. Tutto ruota, alla fine, intorno al Dio denaro! A questi dico di badare bene a non illudere il personale e ad iniziare ad utilizzare forme di rappresentanza consentite dalla Legge.
Roma, 21 aprile 2022
Francesco Gentile
Fondatore dell’Associazione Sindacale Professionisti Militari