A pochi giorni dall’appello lanciato da ASPMI, ripreso dalle agenzie di stampa, il Governo Meloni ha deliberato l’approvazione delle ipotesi di accordo sindacale per il triennio 2022-2024 del personale dei Corpi di polizia a ordinamento civile (Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria) e a ordinamento militare (Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza), con esclusione dei rispettivi dirigenti e del personale di leva, e del personale delle Forze Armate.
Questa decisione rappresenta una risposta chiara a chi, in queste ore, ha provato a gettare fango sul rinnovo contrattuale e sull’operato dei sindacati. Ricordiamo, infatti, che ASPMI, con senso di responsabilità, ha lavorato affinché le poche risorse disponibili venissero utilizzate al meglio, ottenendo il miglior risultato possibile per il personale in uniforme.
Cosa succede ora?
L’iter che porterà all’entrata in vigore del nuovo contratto prevede che il provvedimento venga firmato dal Capo dello Stato e successivamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sulla base delle informazioni da noi raccolte in queste ore, gli arretrati e l’aggiornamento stipendiale dovrebbero essere in arrivo dalla seconda metà di aprile 2025. Ovviamente come ASPMI continueremo a sollecitare affinché le spettanze vengano liquidate il prima possibile.
Le principali novità del contratto
Come sottolineato nel comunicato stampa pubblicato da Palazzo Chigi, sotto il profilo economico, gli incrementi stipendiali per il personale delle Forze Armate prevedono:
- Aumenti a partire da aprile 2022 di 183,70 euro e da luglio 2022 di 184,07 euro, con un ulteriore incremento da gennaio 2024 pari a 195,50 euro. L’incremento complessivo della componente stipendiale a regime è del 6,74%.
- Incremento dell’importo aggiuntivo pensionabile del 13% per tutti i gradi dal 1° gennaio 2024, con un valore medio di 44,84 euro mensili.
- Rivalutazione delle misure orarie del compenso per il lavoro straordinario.
- Aumento del contingente dei percettori di ulteriori 249 unità e incremento della misura per qualifica cyber dal 40% al 55% dell’indennità di impiego operativo di base.
- Aumento delle indennità di rischio per gli operatori subacquei, il personale degli equipaggi fissi di volo e gli sperimentatori di volo.
- Introduzione di nuove indennità, tra cui: 12 euro per il turno notturno (Marina Militare e Capitanerie di Porto); 18 euro per il turno notturno su servizi armati e non; 30 euro per il personale in servizio presso il 28° Reggimento “Pavia” (PSYOPS); 50 euro per il personale artificiere specializzato;
- Estensione di specifiche indennità al personale operatore APR presso il 3° Reggimento Supporto Targeting Bondone.
Sul piano normativo, si potenziano le tutele per la genitorialità, con la possibilità di richiedere l’esonero dal servizio notturno per situazioni monoparentali o per il genitore che deve assistere figli affetti da patologie gravi con necessità di terapie salvavita.
L’elenco del Governo non è comunque esaustivo ma rappresenta solo una parte delle novità del nuovo contratto. Manca ad esempio l’indennità per il personale del Genio Ferrovieri (35 euro), come pure per il personale specializzato del settore cinofilo e del Battaglione Mezzi Mobili Campali.
Infine, c’è l’impegno – entro 6 mesi – di dividere il Fondo con le risorse per gli straordinari in due distinti, uno per i Contrattualizzati e l’altro per i Dirigenti, in modo che tutti possano avere le stesse possibilità di lavorare per più ore e aumentare lo stipendio percepito. Un punto su cui stiamo attenzionando l’amministrazione Difesa affinché possa procedere all’attuazione di questa novità entro la tempistica definita dall’accordo.