ASPMI chiede carte prepagate per garantire la tracciabilità delle spese di trasferta senza penalizzare il personale

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La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto nuove regole sulla tracciabilità delle spese di trasferta per il personale militare, modificando l’art. 51, comma 5, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Queste disposizioni, contenute nei commi 81-83 dell’articolo 1 della legge n. 207 del 30 dicembre 2024, stanno generando forte preoccupazione tra il personale inviato in missione, che si trova a dover affrontare nuove criticità amministrative e fiscali.

Per questo motivo, dopo aver valutato con attenzione le conseguenze di una tale disposizione, ASPMI ha scritto allo Stato Maggiore della Difesa per evidenziare le problematiche connesse all’obbligo di tracciabilità e per proporre una soluzione: la dotazione di carte prepagate agli Enti Amministrati per il pagamento delle spese connesse alle missioni. Questa iniziativa, oltre a semplificare la gestione delle spese di trasferta, garantirebbe maggiore trasparenza senza gravare economicamente e burocraticamente sul personale.

Perché servono delle carte prepagate

Le principali criticità segnalate riguardano l’obbligo di utilizzare carte di credito o debito personali per i pagamenti, con conseguenti disagi per il personale.

Molti militari, ad esempio, dispongono di una sola carta condivisa con la famiglia e si troverebbero costretti a richiederne una nuova, con costi aggiuntivi. Inoltre, l’uso frequente della carta potrebbe comportare aumenti delle commissioni bancarie e possibili accertamenti fiscali legati a un numero elevato di transazioni.

Un ulteriore problema è rappresentato dal rischio di un incremento della giacenza media annua, con ripercussioni sul valore ISEE (e di conseguenza una riduzione dell’Assegno unico) e sulla tassazione dei rimborsi.

Un altro elemento di preoccupazione è rappresentato dalla scarsa informazione ricevuta dal personale in missione nei primi giorni dell’anno. Molti militari non erano stati messi a conoscenza della nuova normativa e, di conseguenza, potrebbero non aver conservato i giustificativi di spesa richiesti, con il rischio di vedersi tassati i rimborsi senza aver avuto modo di adeguarsi alle nuove regole.

Ci siamo quindi messi a disposizione per lavorare congiuntamente a una soluzione immediata, chiedendo che l’applicazione della normativa avvenga solo dopo un’adeguata comunicazione al personale. Nel frattempo, si potrà ragionare sull’utilizzo di carte prepagate dedicate, dando ovviamente priorità ai Centri e ai Poli automobilistici, che effettuano un elevato numero di viaggi.