Nostro malgrado, siamo costretti a tornare ancora una volta sul tema della rappresentatività smentendo definitivamente tutte quelle voci secondo cui “ASPMI avrebbe difficoltà a raggiungere la soglia di rappresentatività”.
Non lo avremmo voluto fare poiché riteniamo che l’ufficialità sul numero di deleghe sottoscritte da ogni Associazione debba essere data solamente dall’apposito Decreto del Ministero della Difesa atteso dopo la scadenza del 31 gennaio: tuttavia visto il gioco scorretto messo in campo da altre sigle al solo scopo di screditare ASPMI e aumentare i propri iscritti, non possiamo più esimerci dal farlo.
È giunto quindi il momento di rendere pubblico il fatto che ASPMI, merito del duro lavoro fatto in questi mesi che ha portato già al raggiungimento di diversi risultati, ha abbondantemente superato la soglia del 2% richiesta per il 2024 ed è vicina anche a oltrepassare quella del 3% prevista invece per essere ritenuti rappresentativi nel 2025.
Un traguardo che abbiamo tagliato da tempo ma del quale abbiamo preferito non vantarci in quanto secondo noi si tratta solamente di un punto di partenza visto che l’obiettivo è arrivare a essere rappresentativi almeno quanto i sindacati delle Forze di Polizia.
Tuttavia c’è chi invece di lavorare a testa bassa facendosi apprezzare per quanto fatto, preferisce screditare e diffondere fake news su altre Associazioni, oltre a definirsi senza ragione alcuna “il primo sindacato delle Forze Armate” (dovete sapere infatti che ogni APCSM conosce solamente i numeri dei propri iscritti, non potendo così fare un confronto sui tesseramenti ad altre sigle).
A questo punto ci chiediamo: se per provare a conquistare qualche tesserato in più si è costretti a mentire, probabilmente è perché – oltre a essere privi di altri contenuti – sono loro preoccupati di non raggiungere la soglia per poter essere rappresentativi.
Fatta chiarezza sul fatto che ASPMI già da diversi mesi ha invece superato la soglia del 2%, ci piacerebbe non tornare più sull’argomento: dobbiamo lavorare per portare a termine le battaglie in favore della tutela e del benessere del personale che sono in cima al nostro programma, senza perdere altro tempo per rispondere a chi invece preferisce concentrarsi sulla lotta alle altre sigle.
Per il resto confidiamo che gli iscritti ad ASPMI, così come tutti quei colleghi che ancora devono scegliere se iscriversi a un sindacato e quale, abbiano la coscienza di distinguere tra chi preferisce un rapporto di correttezza e trasparenza e chi invece sta dimostrando di essere persino disposto a pugnalare chi lavora nella sua stessa direzione pur di raggiungere quello che a questo punto sembra essere un mero interesse personalistico.