ASPMI ha tempestivamente scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito per segnalare una criticità legata alla corresponsione dell’indennità sostitutiva alla somministrazione del vitto, spettante al personale impiegato nella formazione e nell’addestramento sugli impianti ferroviari, chiedendo un intervento immediato per garantire il pagamento nei tempi previsti così da evitare un danno ingiusto per i militari coinvolti.
Nonostante tale indennità, fissata per l’anno 2025 nella misura di 26 euro per ogni giornata di effettiva prestazione o di distacco, sia prevista dalla convenzione tra il Ministero della Difesa e Trenitalia-TPER siglata nel mese di agosto 2024, il mancato aggiornamento delle tabelle nel software di gestione del trattamento economico di missione ne sta impedendo la regolare erogazione.
Di conseguenza, i militari in servizio sugli impianti ferroviari rischiano di vedersi negato il legittimo rimborso per un periodo indeterminato, con un evidente aggravio economico a loro carico.
Di fronte a questo problema, noi di ASPMI non abbiamo perso tempo sollecitando immediatamente lo Stato Maggiore dell’Esercito affinché intervenga per risolvere la problematica. Nella lettera appena inviata è stata ribadita la necessità di avviare tutte le azioni necessarie per garantire la liquidazione dell’indennità nei tempi stabiliti, scongiurando ulteriori disagi per il personale coinvolto.
D’altronde, questi militari stanno svolgendo il proprio dovere con la consueta professionalità, e non possono essere penalizzati da ritardi amministrativi. Ci aspettiamo pertanto un intervento immediato per sbloccare la situazione e assicurare che i loro diritti economici vengano rispettati senza ulteriori ritardi.