ASPMI, sempre al fianco dei propri tesserati e attenta alle problematiche che riguardano il personale militare, ha scritto tempestivamente alla Direzione Generale per il Personale Militare per denunciare la situazione di disagio che sta colpendo i vincitori del 27° Corso Sergenti dell’Esercito.
Nonostante siano trascorsi più di sette giorni dall’attuazione dei provvedimenti di reimpiego, il decreto di immissione in ruolo non è stato ancora pubblicato; una mancanza che rischia di comportare conseguenze profondamente negative.
A causa di questa grave lacuna amministrativa, infatti, i neo Sergenti rimangono formalmente inquadrati nella categoria “Graduati”, una condizione che non solo compromette il loro riconoscimento professionale, ma li espone al rischio di non essere adeguatamente collocati negli organici degli Enti di assegnazione. Ancora più grave: questi militari potrebbero essere impiegati per turnazioni in servizi di caserma o in attività ordinarie che non corrispondono né al loro nuovo ruolo né alle responsabilità che hanno acquisito con il superamento del corso.
Questa situazione rappresenta un’evidente disparità di trattamento e un segnale di scarsa considerazione per il personale che, con impegno e sacrificio, ha raggiunto un traguardo significativo nella propria carriera. Ritardi di questo genere, oltre a causare un disservizio organizzativo, generano ovviamente sfiducia e frustrazione tra i militari, alimentando un senso di abbandono da parte dell’Amministrazione.
Pertanto come ASPMI, nel ribadire il nostro costante impegno a tutela dei diritti dei militari, abbiamo chiesto con fermezza che lo Stato Maggiore dell’Esercito intervenga immediatamente per pubblicare il decreto in oggetto e risolvere questa situazione di evidente irregolarità. Episodi di tale trascuratezza non devono più ripetersi: il rispetto per il personale e la tempestività negli adempimenti amministrativi devono essere garantiti senza compromessi.