ASPMI ottiene una nuova vittoria: 15 giorni di congedo parentale retribuito al 60% per i militari

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Nei giorni scorsi, ASPMI ha scritto allo Stato Maggiore della Difesa e dell’Esercito richiedendo il riconoscimento di un importante diritto per i militari e le loro famiglie: l’applicazione di almeno 15 giorni di congedo parentale retribuiti al 60% (80% nel 2024) in aggiunta alla licenza straordinaria, un diritto essenziale riconosciuto dalla Legge di Bilancio 2024.

Questa richiesta nasce dalla necessità di garantire ai militari la stessa tutela già prevista per altri settori del pubblico impiego, Forze di Polizia comprese. Ricordiamo infatti che la Legge di Bilancio 2024 ha previsto che per i genitori che rientrano dal congedo di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2023, venga riconosciuto un mese di congedo parentale retribuito al 60% (80% per l’anno 2024), in aggiunta a quello già esistente con retribuzione all’80%, previsto dalla Legge di Bilancio 2023, di cui godere entro i primi 6 anni di vita del figlio o della figlia.

Grazie all’impegno costante di ASPMI, è finalmente giunto il chiarimento che riconosce ai militari questo importante diritto. La Direzione Generale per il Personale Militare, sulla base dell’interpretazione fornita dal Dipartimento della Funzione Pubblica, ci ha infatti confermato l’immediata applicabilità della misura.

Congedo parentale al personale militare


Dal 1° gennaio 2024, i genitori con figli minori di 6 anni potranno usufruire di 15 giorni di congedo parentale retribuito al 60% (80% per il 2024) in aggiunta alla licenza straordinaria. 

Questa possibilità sarà alternativa tra madre e padre e potrà essere suddivisa tra i due genitori. La misura si applica ai genitori il cui congedo di maternità o paternità si sia concluso dopo il 31 dicembre 2023.

Ed è bene specificare che non necessariamente bisogna aver esaurito i 45 giorni di licenza straordinaria per poter beneficiare dei 15 giorni di congedo. Le due misure, infatti, sono alternative: ciò significa che laddove risultasse più conveniente è possibile scegliere di godere dell’una o dell’altra prestazione, sempre nel rispetto dei limiti previsti.

ASPMI accoglie con grande soddisfazione questa nuova conquista. Il chiarimento da parte dell’Amministrazione rappresenta un risultato concreto che conferma l’importanza del nostro impegno per il riconoscimento dei diritti dei militari e per l’equità rispetto agli altri lavoratori del Comparto Difesa e Sicurezza.