ASPMI presenzia alle celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate, un’occasione di confronto e condivisione sulla tutela dei militari

Guido Crosetto, Ministro della Difesa, e Miriam Morea, Segretario regionale Emilia Romagna per ASPMI

Durante le celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate a Venezia, in rappresentanza di ASPMI ha presenziato Miriam Morea, Segretario Nazionale e Regionale dell’Emilia Romagna, che ha partecipato all’evento con grande dedizione e spirito di servizio. L’evento, che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Guido Crosetto, è stato un’importante occasione per sottolineare l’impegno delle Forze Armate italiane a livello nazionale e internazionale.

Il cuore della cerimonia si è svolto in Piazza San Marco, con momenti di profondo impatto simbolico, tra cui il suggestivo atterraggio di paracadutisti e il sorvolo delle Frecce Tricolori che hanno attraversato il cielo veneziano in un triplice passaggio, salutando i presenti con i colori della nostra bandiera. L’arrivo del Presidente Mattarella è stato accolto dai saluti solenni della nave Thaon di Revel della Marina Militare, che ha sparato 21 colpi di cannone a salve, un omaggio alla presenza del Capo dello Stato.

Morea ha colto l’occasione per discutere alcune delle principali proposte di ASPMI con i vertici militari e politici presenti, approfondendo questioni fondamentali per la tutela e il benessere del personale delle Forze Armate (che abbiamo già avuto modo di portare al tavolo per il rinnovo di contratto). I confronti avuti durante l’evento sono stati anche preziosi per consolidare contatti istituzionali, rafforzando così il nostro impegno in battaglie rilevanti per la nostra professione.

Nelle parole del Ministro Crosetto, è emersa l’importanza del ruolo delle Forze Armate italiane come difensori della pace e della democrazia, un messaggio che ci sentiamo di sostenere e promuovere con convinzione. Le Forze Armate non solo garantiscono la sicurezza sul territorio nazionale, ma operano anche in teatri internazionali come il Libano e il Kosovo, dove il nostro personale militare lavora per la stabilità e la pace: dimostrazione della nostra specificità, di cui bisogna tenere conto anche – e soprattutto – al tavolo per il rinnovo.

Questi momenti di celebrazione non solo ci ricordano il sacrificio e il valore di chi ogni giorno indossa la divisa, ma ci motivano ulteriormente nel proseguire il nostro lavoro per la difesa dei diritti di chi serve il nostro Paese con onore.