Non siamo ancora a settembre e noi di ASPMI abbiamo già raggiunto un’importante vittoria: grazie alle nostre segnalazioni, inviate in data 30 aprile e 13 maggio 2023, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha finalmente riconosciuto la corresponsione di ulteriori arretrati per quanto riguarda la quota esente dell’indennità sostitutiva del vitto ferroviario (pari a 15,49 euro sull’importo di 25,00 euro).
Ve ne abbiamo dato notizia già nei mesi scorsi, annunciandone la liquidazione nel cedolino straordinario pagato il 27 luglio. Nel contempo ne sono stati riconosciuti – su indicazione dell’Agenzia delle Entrate – anche gli arretrati per il periodo compreso tra settembre 2022 e luglio 2023.
Tuttavia, come noi di ASPMI abbiamo più volte fatto notare, una volta riconosciuta la quota esente di 15,49 euro sulla somma dell’indennità sostitutiva del vitto ferroviario – visto che il vitto è fornito gratuitamente dalle società ferroviarie senza alcun onere per l’Amministrazione della Difesa – al personale ne andrebbero riconosciuti gli arretrati per il periodo ancora non caduto in prescrizione.
Quota esente indennità sostitutiva del vitto ferroviario, da quando decorrono gli arretrati?
Ricapitolando, per l’Erario gli arretrati dovevano decorrere da settembre 2022 – e come tali sono stati liquidati nel cedolino straordinario di luglio scorso – mentre per ASPMI il ricalcolo va effettuato fino agli ultimi 5 anni (termine di prescrizione per stipendio e altri emolumenti retributivi).
Fermi delle nostre convinzioni siamo quindi andati contro il parere autorevole dell’Agenzia delle Entrate, facendo valere le nostre motivazioni nelle sedi preposte. Una battaglia che ci ha portato a raggiungere un importante risultato, visto che proprio in queste ore lo Stato Maggiore dell’Esercito ci ha comunicato che presto si procederà con il calcolo degli ulteriori arretrati sulla base del termine prescrizionale quinquennale, quindi fino a un massimo di 5 anni.
Grazie al nostro ulteriore intervento siamo riusciti a non far perdere alcun arretrato a tutti i militari effettivi al reggimento genio ferrovieri, abilitati e impiegati sulle linee ferroviarie, tornando persino indietro di 5 anni laddove necessario.
Per il momento non è ancora chiara la data in cui ci sarà questo ulteriore pagamento, ma noi di ASPMI ve ne daremo notizia non appena avremo indicazioni a riguardo.
Le altre comunicazioni dello Stato Maggiore dell’Esercito
Con la stessa lettera lo Stato Maggiore dell’Esercito ci ha informati sullo stato di altre richieste che noi di ASPMI abbiamo fatto nelle scorse settimane. Nel dettaglio:
- per quanto riguarda l’adeguamento degli importi di tutte le indennità bisogna ancora pazientare visto che tale aspetto è attualmente in esame nell’ambito del rinnovo delle convenzioni con l’Amministrazione Difesa;
- per la concessione della Carta di Libera circolazione sui mezzi ferroviari, l’amministrazione fa presente che le spese di trasporto per raggiungere gli impianti ferroviari, sede di servizio, sono già a completo carico delle aziende convenzionate le quali – pur manifestando l’impossibilità di rilasciare la suddetta Carta – hanno confermato la loro disponibilità a riconoscere un rimborso consuntivo dei biglietti (Ferrovie Emilia-Romagna e Dinazzano Po), oltre a proporre il rilascio di un’autorizzazione al viaggio gratuito per i militari in uniforme e muniti di lettera attestante l’attività formativa/operativa nel periodo di utilizzo del treno (Trenitalia TPER).
Infine, per quel che concerne le tempistiche per la liquidazione dei fogli di viaggio lo Stato Maggiore dell’Esercito spiega che:
- il personale impiegato in concorso con le società ferroviarie non anticipa né sostiene costi per convenzione in quanto è ammesso al vitto e alloggio gratuito a carico delle società ferroviarie. Inoltre l’indennità del vitto può essere corrisposta sul cedolino stipendiale su richiesta dell’interessato;
- il pagamento dei fogli di viaggio (che mediamente dalla consegna alla liquidazione sono trattati in 60 giorni) avviene non appena vengono date disponibili le aperture di credito sui pertinenti capitoli di spesa.