Quasi ogni giorno ci troviamo ormai a dover smentire alcune notizie date da figure non competenti in merito al pagamento degli stipendi nonché di altre prestazioni assistenziali erogate dall’Inps, come appunto può essere l’Assegno unico universale (Auu).
C’è chi, infatti, semplicemente per “sentito dire” si diletta a tirare a caso indicando delle presunte date di pagamento, dando un’informazione che spesso si rivela inesatta.
Ribadiamo che il personale in divisa non merita confusione ed è per questo che ci appelliamo a loro ricordando di diffidare dalle imitazioni e di affidarsi ai canali istituzionali. Canali ai quali si sono aggiunti anche i sindacati, come ASPMI, i quali grazie al loro rapporto con le Istituzioni sono in grado di fornire un’informativa puntale e corretta in merito a temi a sfondo economico e normativo.
Le nuove date di pagamento dell’Assegno unico
Fatta la dovuta premessa, possiamo ufficializzare le date di pagamento dell’Assegno unico e universale, la prestazione riconosciuta direttamente dall’Inps che da marzo 2022 ha preso il posto degli assegni familiare (Anf).
In queste ore, infatti, l’Inps ha raggiunto un accordo con Banca d’Italia con il quale sono stati individuati i giorni esatti per il pagamento della prestazione. In questo modo le famiglie sapranno con certezza quando arriva l’Assegno unico: iniziativa che noi di ASPMI, da sempre dalla parte delle famiglie, non possiamo che applaudire.
Nel dettaglio, le date di pagamento sono le seguenti;
- 17, 18 e 19 luglio;
- 18, 21 e 22 agosto;
- 15, 18 e 19 settembre;
- 17, 18 e 19 ottobre;
- 16, 17 e 20 novembre;
- 18, 19 e 20 dicembre.
Attenzione, questo calendario vale esclusivamente per coloro che prendono l’Assegno unico da più di un mese. In caso di prima rata, invece, l’accredito viene ritardato in quanto il pagamento è previsto nell’ultima settimana del mese successivo a quello in cui è stata fatta richiesta per la prestazione.
Attenzione al conguaglio
Lo stesso vale per quelle famiglie che nell’ultimo mese hanno subito una variazione che andrà a incidere sull’importo dell’Assegno unico. Anche per loro il pagamento, sul quale viene effettuato il conguaglio, è in programma nell’ultima settimana del mese. E in tal caso, proprio perché è stata effettuata una tale operazione, è lecito aspettarsi un importo diverso, più alto o più basso a seconda che il conguaglio sia risultato a credito o a debito.
In ogni caso l’Inps avviserà le famiglie soggette a conguaglio con largo anticipo, così che queste possano prepararsi all’idea e controllare dal sito Inps – oppure rivolgendosi a un intermediario – i dettagli dell’operazione.