Con un comunicato stampa pubblicato lo scorso 4 gennaio 2024, l’Inps fa sapere che in accordo con la Banca d’Italia sono state fissate le date dei pagamenti dell’Assegno unico universale (Auu) dal mese di gennaio a giugno 2024.
Come da consuetudine, il pagamento viene distribuito in tre giornate, come indicato nella seguente tabella:
Come noto già dall’esperienza dell’anno appena trascorso, il suddetto calendario dei pagamenti è rivolto a chi sta già ricevendo l’erogazione dell’Assegno Unico, mentre chi lo ha appena richiesto vedrà accreditata l’erogazione in un momento successivo.
In particolare, chi accede per la prima volta al sussidio, lo riceverà l’ultima settimana del mese successivo a quello in cui è stata presentata la richiesta. La stessa regola vale per coloro a cui vengono applicati dei conguagli sull’erogazione, ad esempio a causa di variazioni della composizione del nucleo familiare.
Serve presentare una nuova domanda?
È opportuno ricordare che le domande di Assegno unico e universale per i figli a carico di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230 e s.m.i., non sono soggette a onere di presentazione con cadenza annuale.
Infatti, in applicazione del principio di semplificazione e di erogazione di ufficio ai sensi dell’articolo 12, comma 3, del citato decreto e tenuto conto del parere ministeriale favorevole, le domande già presentate valgono anche per le annualità successive a quelle della presentazione, fatto salvo l’onere per gli utenti di comunicare le eventuali variazioni da inserire nel modello di domanda (come ad esempio la nascita di un nuovo figlio, raggiungimento del 18esimo anno di età, riconoscimento della disabilità al figlio).
Pertanto, per l’annualità 2024, si comunica che non è necessario provvedere alla presentazione di una nuova domanda all’Assegno unico e universale, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta.
Si precisa che ai fini della determinazione dell’importo della prestazione sulla base della corrispondente soglia Isee è necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per il 2024, correttamente attestata.
In assenza di Isee, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà infatti calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Qualora la nuova Dsu sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati saranno adeguati a partire da marzo 2024 con la corresponsione dei debiti arretrati.