Negli ultimi giorni, molti colleghi ci stanno segnalando l’arrivo di avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, che riguardano somme da restituire a seguito di errori nella dichiarazione dei redditi per gli anni 2020, 2021 e 2022.
Anche se non tutti i contribuenti sono coinvolti, è importante comprendere cosa sta accadendo e come affrontare questa situazione.
Perché l’Agenzia delle Entrate sta chiedendo soldi indietro
La questione nasce dalla gestione di due Certificazioni Uniche (CU) rilasciate nell’arco dello stesso periodo di imposta. La prima CU viene generalmente resa disponibile tramite NoiPa a metà marzo, dati che l’Agenzia delle Entrate utilizza per elaborare il modello 730 precompilato.
Tuttavia, se successivamente viene rilasciata una seconda CU – che sostituisce la precedente – il modello 730 non si aggiorna automaticamente. Spetta dunque al contribuente, sia che utilizzi il 730 precompilato sia che si avvalga del supporto di un CAF o di un commercialista, apportare manualmente le modifiche necessarie per allineare i dati al nuovo documento.
Un errore frequente riscontrato negli anni passati è legato alla differenza negli importi dell’Irpef trattenuta: ad esempio, la prima CU riportava 8.000 euro di IRPEF pagata, mentre la seconda ne indicava 7.000. In molti casi, questa discrepanza non è stata corretta, portando a rimborsi maggiori del dovuto o a somme non versate allo Stato.
Gli avvisi di accertamento che stanno arrivando sono, pertanto, tecnicamente corretti.
Richiedi l’assistenza degli esperti di ASPMI
Come ASPMI, tuttavia, non ci limitiamo a denunciare il problema, ma ci impegniamo a offrire soluzioni concrete ai colleghi interessati. Abbiamo prontamente attivato il nostro team di esperti in materia fiscale per fornire assistenza ai nostri tesserati, verificando che la richiesta di restituzione sia legittima ed eventualmente supportandoli per la ricerca della migliore soluzione possibile per versare le somme richieste.
Pertanto, consigliamo a chiunque abbia ricevuto un avviso di questo tipo di contattare la sede ASPMI del proprio territorio o a rivolgersi al numero di riferimento indicato nella tabella seguente. Grazie al nostro impegno, vogliamo assicurare che nessuno affronti queste difficoltà da solo.