Il Bonus Natale di quest’anno rappresenta un’opportunità significativa per molti lavoratori dipendenti, militari compresi. Introdotto dalla Legge n. 113 del 2024, questo contributo una tantum di 100 euro, collegato alla tredicesima mensilità di dicembre, mira a sostenere le famiglie con particolari condizioni economiche, alleggerendo il carico fiscale.
Il Bonus Natale di 100 euro offre un sollievo concreto alle famiglie in un periodo in cui le spese aumentano, grazie alla vicinanza delle festività natalizie. Essendo un contributo esentasse, non contribuisce al reddito complessivo e viene accreditato direttamente in busta paga. Va però precisato che, trattandosi di una misura una tantum, non sarà presente anche nel 2025 a meno che non vengano rinnovati i fondi o estese le condizioni di accesso.
I requisiti
Il contributo di 100 euro spetta a coloro che soddisfano requisiti specifici, in particolare per quanto riguarda il reddito complessivo e la composizione del nucleo familiare. Nel dettaglio, per averne diritto bisogna soddisfare queste condizioni:
- hanno un reddito complessivo per il 2024 non superiore a 28.000 euro (tale reddito include, oltre al lavoro dipendente, altri redditi come quelli soggetti a cedolare secca o quelli derivanti da regimi agevolati come il forfettario);
- hanno un coniuge fiscalmente a carico, non legalmente separato, e almeno un figlio a carico, anche se nato fuori dal matrimonio, adottivo o affidato. In alternativa, per i soli nuclei monogenitoriali, è sufficiente avere un figlio a carico.
Quando invece il figlio fiscalmente a carico abbia due genitori, che lo abbiano riconosciuto, l’indennità non spetta:
-* al lavoratore dipendente che vive con il figlio a carico e convive con l’altro genitore in un rapporto affettivo stabile dichiarato all’anagrafe comunale;
-* al lavoratore dipendente che vive con il figlio a carico e convive con l’altro genitore senza alcuna formalizzazione all’anagrafe comunale;
-* al lavoratore dipendente che vive insieme al figlio a carico da solo o con una terza persona (in un rapporto affettivo dichiarato o meno all’anagrafe comunale) ed è separato dall’altro genitore.
Inoltre, per averne diritto bisogna avere un’imposta lorda superiore alla detrazione spettante, escludendo così chi si trova nella cosiddetta “no tax area” (lavoratori con redditi bassi, inferiori a 8.500 euro annui).
Inoltre, per ottenere il bonus intero è necessario aver lavorato per tutti i 12 mesi del 2024. Per chi invece è stato assunto in corso d’anno, il bonus sarà proporzionale ai mesi effettivamente lavorati. Questo significa, ad esempio, che chi ha iniziato a lavorare a giugno 2024 avrà diritto a circa 50 euro.
Come fare domanda sul portale NoiPA
La richiesta del Bonus Natale può essere facilmente effettuata online tramite il portale NoiPA, dove è stata appena attivata la procedura con cui comunicare di essere in regola con i requisiti. Ecco come procedere:
- Accedi all’area personale sul portale NoiPA.
- Seleziona la voce “Stipendiali” tra i Servizi disponibili.
- Clicca su “Richiesta indennità legge n. 113 del 2024 (Bonus Natale)”.
Qui dovrai indicare di essere in regola con i requisiti previsti dalla normativa, dichiarando quindi di soddisfare le condizioni reddituali e familiari per l’accesso al bonus.
Consigliamo di fare attenzione in questa fase, poiché è importante dichiarare il possesso dei requisiti in modo accurato. Se in fase di controllo emergerà che il lavoratore non rientrava nei parametri previsti, sarà obbligato a restituire l’importo ricevuto. A tal proposito, in qualità di ASPMI, consigliamo ai nostri associati di valutare con attenzione prima di inviare la domanda, soprattutto a chi non è sicuro di rispettare la soglia di reddito prevista.
Il rischio di dover restituire il bonus può diventare concreto in fase di conguaglio, qualora risulti che i requisiti non sono stati rispettati.
Anche perché se non richiesto in busta paga il bonus non si perde comunque: è sempre possibile recuperarlo in un secondo momento in fase di dichiarazione dei redditi, quando la situazione reddituale è più chiara.
Questa possibilità permette di evitare sorprese nel caso il reddito complessivo superi i 28.000 euro. Se ci sono dubbi, ricordiamo che il nostro servizio di assistenza fiscale è disponibile gratuitamente per tutti i tesserati ASPMI, fornendo supporto nella verifica dei requisiti e nella compilazione della dichiarazione per chiunque abbia necessità di assistenza specifica.