ASPMI ci tiene a rivolgere un plauso alla notevole iniziativa del V Reparto Affari Generali dello Stato Maggiore dell’Esercito con la quale viene garantita una maggiore tutela per le famiglie dei militari.
Nell’ambito delle iniziative di welfare promosse dallo Stato Maggiore dell’Esercito, il supporto alla genitorialità continua a essere un’esigenza prioritaria in quanto idonea a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
A tal proposito, ricordiamo che a partire dal 2020 è stato avviato un programma orientato a supportare i nuclei familiari del personale dipendente attraverso un rinnovato impulso allo sviluppo di strutture socio educative, le quali devono essere in grado anche di organizzare il tempo libero dei bambini nei periodi di chiusura scolastica, supportando i genitori e favorendo nel contempo virtuose forme di socializzazione.
Piano che proprio in queste ore ha ricevuto un forte impulso dallo Stato Maggiore dell’Esercito, V Reparto Affari Generali, che in una circolare appena pubblicata ha chiesto di fare in fretta nella sua realizzazione.
Il Piano nazionale delle strutture socio-educative
Come da protocollo n. 0125337 del 14 giugno 2023, è in atto uno studio del bacino d’utenza necessario per definire l’ordine di priorità rispetto alla realizzazione di nuove strutture socio-educative nelle installazioni militari.
Nel dettaglio, il Piano prevede la realizzazione dei seguenti servizi:
16 asili nido destinati ai bambini dai 3 mesi ai 3 anni;
13 centri ricreativi organizzati per accogliere i figli dei dipendenti, nei periodi di chiusura scolastica, rientranti nella fascia d’età dai 4 ai 14 anni;
31 poli socio educativi: predisposti per proporre un servizio onnicomprensivo di asilo nido e centro ricreativo, sostenendo le famiglie dalla nascita del figlio fino all’adolescenza. Quest’ultimi hanno la precedenza rispetto agli altri servizi, in quanto questi verranno realizzati in aeree in cui risultano necessari tanto gli asili nido quanto i centri ricreativi.
Un’iniziativa lodevole secondo ASPMI in quanto darà la possibilità al personale di poter lasciare i figli a del personale fidato e specializzato. Una disposizione che richiama alla specificità delle Forze Armate, della quale bisognerebbe sempre tener conto quando si realizzano misure in favore del personale militare. Sono iniziative come questa, infatti, che riempiono il contenitore della specificità sancito dall’art.19 della legge 183 del 2010.
Piano nazionale delle strutture socio-educative, svolta vicina?
A tal proposito, nelle more dell’implementazione infrastrutturale del citato Piano Nazionale, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha invitato gli Alti Comandi a sensibilizzare gli EDRC dipendenti affinché valutino l’opportunità di rendere fruibili il prima possibile i centri ricreativi (seppur in modalità ridotta) prioritariamente presso i sedimi già individuati ricercando idonei spazi di accoglienza nelle rispettive unità, tenendo informato lo Stato Maggiore rispetto alle azioni che verranno prese a riguardo.
ASPMI si aggiunge all’appello lanciato dallo SME, garantendo che monitorerà l’attività dei Reparti che dovranno ottemperare alle disposizioni impartite. D’altronde ne vale non solo il benessere del personale, ma anche delle loro famiglie e in particolare dei figli, temi che sono da sempre prioritari a questo sindacato.