In Commissione Difesa verrà esaminato, per la conversione in Legge, il Decreto Legge n.24 del 24 marzo 2022 in materia di Covid-19, l’atto legislativo che ha privato i lavoratori delle misure amministrative volte a mitigare le assenze dal lavoro a seguito di contagio.
Circa la suddetta questione, ASPMI ha scritto, nei giorni scorsi, direttamente al Ministro della Difesa, On. Le Lorenzo Guerini, chiedendo un intervento. Tuttavia, siamo ancora in attesa di sue considerazioni circa la situazione dei militari.
Ci rivolgiamo agli Onorevoli Deputati della Commissione Difesa che, oggi, approveranno il parere al testo in esame e vogliamo specificare che, per i militari, i giorni di convalescenza (obbligatori) per positività al covid vengono decurtati dalle giornate di convalescenza annuali. Ciò comporta anche il rischio della perdita del posto di lavoro, a seguito del superamento del tetto massimo.
In aggiunta, i giorni di malattia influiscono sui trasferimenti e sulla valutazione del personale. Trasferimenti ormai diventati quasi impossibili, nonostante gli sforzi dell’Amministrazione, a seguito della Legge n.244 che ha modificato il modello Difesa, gravando totalmente sul personale.
Per non parlare della decurtazione del premio di produttività, incidendo negativamente sul bilancio delle famiglie, nella stragrande maggioranza monoreddito e con spese vive altissime. Incidere sul bilancio delle fasce di reddito deboli e su quei militari che sono chiamati a prestare servizio in situazioni ad alto rischio, è un aggravio in più.
Se lo stato di emergenza è terminato e dobbiamo “convivere” con il virus, allora non bisogna imporre i giorni di assenza dal lavoro al militare e non fare differenze tra loro e gli impiegati del pubblico impiego che, allo stato attuale, non subiscono vincoli di sorta.
Allo stato dell’arte, il personale è costretto ad assentarsi anche per 25 giorni senza avere alcun sintomo, ma solo perché positivo al test molecolare. Con il potenziale aumento di contagi, i militari non possono e non devono pagare il prezzo di scelte fatte senza tener in debita considerazione lo status giuridico della diversità dei lavoratori.
Chiediamo chiarimenti e maggiori delucidazioni su questo tema, certi che verrà fatto tutto il possibile per rispondere alle richieste del personale.
Roma, 13 aprile 2022