È in vigore dal 5 maggio il Decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 4 maggio 2023. Le nuove misure (alcune con decorrenza immediata, altre applicabili a partire dal 2024) prevedono l’introduzione dell’assegno per l’inclusione, che spetterà ai nuclei familiari composti da almeno un soggetto disabile o minorenne o ultrasessantenne o invalido civile, i nuovi incentivi per le assunzioni e la revisione delle regole di trasparenza dei contratti di lavoro. Previste, inoltre, nuove causali per la stipula di contratti di lavoro a termine, l’incremento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per il 2023, la riduzione del cuneo fiscale e modifiche alla disciplina delle prestazioni occasionali in specifici settori.
Quello che ci riguarda da vicino è senz’altro la riduzione del cuneo fiscale, previsto in un innalzamento della percentuale applicata ai redditi lordi per la determinazione dello sgravio contributivo da restituire al lavoratore dipendente (esclusi i lavoratori domestici), già in vigore dal 01/01/2022 con aliquote differenti. Di seguito, si riporta la tabella riepilogativa dei beneficiari con le novità che decorreranno dal 01/07/2023:
Si ribadisce che l’imponibile previdenziale su cui riferirsi è facilmente desumibile dal proprio cedolino nella sezione “RITENUTE PREVIDENZIALI”, leggendo l’importo più elevato soggetto all’aliquota 0,35 % per il personale in servizio permanente e all’aliquota 8,80% per il restante personale (in ferma prefissata).