Detassazione dei compensi accessori, la proposta della Rete Sindacale Militare fa scuola

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Apprendiamo con piacere che diverse sigle sindacali rappresentative delle Forze Armate stanno appoggiando la proposta avanzata all’inizio della contrattazione dalla Rete Sindacale Militare, di cui ASPMI fa parte, già, riguardante la detassazione dei compensi accessori

Il fatto che tante altre sigle stiano promuovendo questa proposta è importante in quanto ne danno maggiore forza al tavolo contrattuale, per quanto sarebbe sempre opportuno, in virtù di una correttezza sindacale, riconoscerne pubblicamente la paternità.

Essere arrivati per secondi o terzi su una certa proposta non deve essere d’altronde un elemento da nascondere: quel che è importante è arrivare tutti insieme al traguardo, puntando al benessere del personale in ogni circostanza. 

Aumento dello stipendio, a cosa stiamo lavorando al tavolo contrattuale

Ed è proprio ai lavoratori del comparto Difesa e Sicurezza che la Rete Sindacale Militare ha pensato nell’avanzare la proposta di detassazione di straordinari e altri compensi accessori, la quale potrebbe rappresentare una soluzione laddove durante il tavolo contrattuale ci si renda conto che le richieste avanzate dai sindacati non possono essere attuate per le poche risorse a disposizione

Come ASPMI ha più volte sottolineato, infatti, a oggi sulla parte economica stiamo lavorando in una duplice direzione:

  • da una parte assicurandoci che in tasca ai lavoratori arrivi il miglior aumento contrattuale possibile, tenendo però conto che il 5,84% è stato definito per tutta la Pubblica Amministrazione e non può essere oggetto di ulteriore trattativa. Quello che però i sindacati possono fare (e chi è seduto al tavolo sta lavorando in tal senso) è assicurarsi che la trasformazione da netto a lordo sia la più favorevole possibile. Pertanto, attraverso una suddivisione tra parte fissa e indennità pensionabile, abbiamo fissato l’obiettivo di almeno 100 euro netti al livello base;
  • dall’altra intervenendo sulla parte accessoria, dove c’è spazio per contrattare. Oggi la misura degli straordinari spettanti al personale dell’Esercito è assolutamente insufficiente, per non parlare poi della stortura delle indennità forfettarie. Tuttavia, le risorse a disposizione non sono abbastanza per un aggiornamento che potremmo definire soddisfacente, per questo motivo abbiamo chiesto un incontro preliminare al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni affinché possa fare chiarezza sulla disponibilità del Governo a intervenire ancora, mettendo mano alle risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi minimi. 

La detassazione dei compensi accessori

Una volta fatta chiarezza su questo aspetto ci si potrà di nuovo confrontare per discutere di come utilizzarle al meglio. 

Ed è lì che la nostra proposta di riforma fiscale potrebbe tornare nuovamente in auge, con la Rete Sindacale Militare che ovviamente spingerà in favore della detassazione dei compensi accessori in quanto riteniamo che si tratti di una delle misure più semplici e veloci (oltre a essere tra le meno onerose) per riconoscere un aumento sostanzioso al nostro personale. 

Ridurre o cancellare le tasse dovute sui compensi accessori (che poi in parte è quanto chi oggi lavora in ASPMI fece con la Defiscalizzazione approvata a margine del riordino) potrebbe essere un primo passo, fermo restando che comunque bisognerà intervenire anche sui compensi lordi perché quelli previsti oggi sono inadeguati e non commisurati all’importanza del lavoro svolto dai nostri militari.