Procede a grande velocità il processo che porterà ASPMI a diventare una realtà consolidata sul territorio italiano. Nella giornata di giovedì 13 luglio è stata infatti inaugurata la sede ASPMI per la Regione Campania, in Via della Piazzolla n. 49 (nei pressi del corso Malta) a Napoli.
Angelo Cecere (referente ASPMI per la Regione Campania), Vincenzo Sicignano (direttivo regione Campania) e Francesco Gentile (uno dei soci fondatori di ASPMI) hanno fatto gli onori di casa presenziando le varie fasi dell’inaugurazione: dalla benedizione del parroco al taglio del nastro, per poi concludere con il taglio della torta.
Il tutto alla presenza di innumerevoli presenti che hanno sposato il progetto ASPMI entrando a far parte di questa importante famiglia. Ma molto ancora andrà fatto: come sottolineato da Angelo Cecere nel corso del suo intervento, infatti, adesso è il momento di fare proselitismo per convincere sempre più colleghi a inviare la delega all’ASPMI così che l’Associazione possa sedere ai tavoli del governo per tutelare i diritti – e la specificità – del personale militare.
La nuova sede di ASPMI Campania
La sede d ASPMI in Campania rappresenta un’importante tappa verso il consolidamento dell’Associazione come primo sindacato dell’Esercito italiano.
Di fatto è stata scritta la storia in quanto è la prima volta che in Campania viene inaugurata la sede di un’Associazione professionale a carattere sindacale di tipo militare. Un punto di riferimento per la tutela dei diritti dei militari: qui ci si potrà rivolgere per usufruire di tutti i servizi offerti da ASPMI (tutela legale, assistenza fiscale, consulenza previdenziale, formazione professionale e sostegno morale e sociale), o anche solo per chiedere informazioni rispetto alle attività sindacali.
Questi gli orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle 15:30 alle 19:30.
Adesso serve accelerare
C’è un elemento che accomuna i discorsi fatti da Cecere, Sicignano e Gentile: l’importanza di accelerare, informando quanti più colleghi dell’importanza di farsi assistere da un sindacato come ASPMI.
C’è bisogno, infatti, di deleghe affinché ASPMI diventi sempre più rappresentativo, così da aver maggior potere contrattuale una volta che si confronterà con governo e istituzioni per la tutela dei diritti del personale militare.
Angelo Cecere, referente ASPMI per la Regione Campania, dopo i ringraziamenti per tutti coloro che hanno permesso di realizzare il progetto della sede ASPMI Campania, ha ribadito l’importanza di avere una sede sul territorio capace di diventare il luogo di riferimento per la tutela della specificità del personale dell’Esercito. Una “casa per i diritti dei militari, nella quale si proverà a costruire il corpo per quelle proposte che poi dovranno essere discusse ai tavoli nazionali”.
Cecere ha poi spiegato il perché è arrivato il momento di spingere con le iscrizioni al sindacato: con l’approvazione della legge n. 46 del 2022 il governo ha dato fiducia al progetto dei sindacati militari, nonché la libertà di poter creare Associazioni sindacali a carattere militare e di poter scegliere a quale iscriversi. Ma allo stesso tempo ha dato una grande responsabilità: “Noi tutti dobbiamo riuscire ad arrivare ai numeri che servono per sederci ai tavoli che contano e per far approvare le nostre proposte”. Da qui l’invito al proselitismo, per far comprendere l’importanza del raggiungimento di questo – fondamentale – obiettivo a tutti i propri colleghi.
Dello stesso avviso Vincenzo Sicignano, il quale ha posto l’attenzione sul concetto di gruppo: solo unendosi a questa grande famiglia si potrà contribuire ad accrescere il progetto.
In chiusura l’intervento di Francesco Gentile che ha elencato i grandi traguardi già raggiunti da ASPMI in pochi mesi di operatività: dalla richiesta al ministero della Difesa affinché si arrivasse a un accordo per consentire al personale di pagare il minimo sindacale per la delega, alla vittoria al Consiglio di Stato per il riconoscimento del diritto all’assegnazione temporanea per il personale volontario in ferma prefissata. Obiettivi raggiunti anche se ancora non si è proceduto alla quantificazione delle deleghe (che avverrà il 31 dicembre 2023): figuriamoci quali potranno essere i prossimi traguardi, specialmente una volta che a supportare le attività del sindacato ci sarà un maggior numero di militari.