Importanti risvolti dopo la sentenza n. 01248/2024 pronunciata lo scorso 7 giugno dal Tar della Campania in risposta a un ricorso presentato da militari dell’Esercito Italiano per il riconoscimento dell’indennità supplementare di impiego operativo, nota come “indennità di disagiata sede”, prevista dall’articolo 16 della legge 78/1983.
Vista la sentenza favorevole in favore dei ricorrenti, questa Associazione ritiene ci siano i presupposti per un’azione collettiva, a cui può aderire il personale impiegato presso il Comprensorio Militare di Persano-Serre, che viene promossa da ASPMI Campania in collaborazione con gli avvocati Mariarosaria Vessella e Pasquale Raucci, specializzati in diritto militare e particolarmente attivi sul territorio.
Così come nel ricorso che ha portato alla suddetta sentenza, si contesta la riduzione dell’indennità dal 50% al 25% per via di una decisione gerarchica che avrebbe dovuto essere formalizzata con un Decreto Interministeriale anziché con una determina dirigenziale del Comandante della caserma e dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.
Il ricorso collettivo promosso da ASPMI
La sentenza in oggetto ha stabilito che i militari hanno diritto a ricevere l’indennità supplementare di impiego operativo nella misura originariamente prevista dal Decreto Interministeriale, quindi del 50%, confermando che le modifiche non possono avvenire tramite semplici atti gerarchici ma richiedono un procedimento formale.
Nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, la gestione dell’intera procedura è stata demandata ad ASPMI Campania.
I vertici della rappresentanza regionale, che ricordiamo vede Angelo Cecere ricoprire il ruolo di Segretario Regionale, hanno raggiunto un accordo di collaborazione con gli Avvocati Mariarosaria Vessella e Pasquale Raucci, lanciando un’iniziativa rivolta a tutto il personale di ogni grado, in servizio, in congedo, ausiliare, riformato o trasferito, che ha prestato servizio nel periodo 2010-2012 e 2012-2021 presso il Comprensorio Militare di Persano-Serre.
La possibilità di partecipare al ricorso è totalmente gratuita per gli iscritti ad ASPMI, in quanto questa Associazione si farà carico di tutte le spese relative al giudizio.
In caso di vittoria del ricorso non viene trattenuta alcuna percentuale: il personale riceve il pieno importo riconosciuto, con ASPMI che si fa carico di tutte le spese legali. Una vera e propria novità nel panorama delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, in quanto ASPMI sta dimostrando di riconoscere davvero tutela legale gratuita ai propri iscritti.
Come aderire al ricorso
Il ricorso collettivo, dunque, rappresenta un’opportunità concreta per il personale militare di vedersi riconosciuto un diritto economico importante, con possibili effetti positivi anche sul calcolo delle future pensioni.
La documentazione necessaria per l’adesione include la compilazione e la firma di procura, conferimento incarico e scheda di adesione, oltre alla copia di documento d’identità, codice fiscale, ultima busta paga con l’indennità al 50% e prima busta paga con l’indennità al 25%.
Gli interessati dovranno inviare la documentazione via email all’indirizzo ricorsi@aspmilitari.it con oggetto “NOME E COGNOME – Ricorso collettivo disagiata sede”, oppure consegnarla personalmente o tramite posta presso gli studi legali indicati.
L’adesione al ricorso dovrà pervenire entro il 30 luglio 2024 per consentire un trattamento collettivo dei casi e contenere i costi per tutti i partecipanti.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile contattare ASPMI CAMPANIA al numero 375 784 2925.