Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito – il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino – è intervenuto per commentare l’incontro avuto con le Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari che si è tenuto lo scorso 11 dicembre 2023.
Un confronto – a cui noi di ASPMI siamo ovviamente stati presenti (qui trovate il resoconto del nostro intervento) – che è servito per consolidare ulteriormente le basi della nuova forma di rappresentanza del personale militare il cui definitivo passaggio è in programma il prossimo 1 febbraio.
Il Capo di SME ha elogiato le Associazioni in quanto, grazie a una puntuale e diligente attività assembleare, sono state in grado di raggiungere la “pressoché totalità delle Unità dell’Esercito”, contribuendo così all’impulso che la stessa Forza Armata sta dando al fine di accrescere la corretta coscienza sindacale tra il personale dell’Esercito Italiano.
Il Capo di SME sollecita il tesseramento, dal graduato ai dirigenti
In particolare, il Generale Serino si è detto fiducioso del fatto che grazie all’impegno delle Associazioni tutte le sigle possano oltrepassare la soglia di rappresentatività a livello nazionale, obiettivo che noi di ASPMI abbiamo raggiunto con largo anticipo portandoci già avanti per il prossimo anno (quando la soglia salirà dal 2% al 3% del personale).
A tal proposito, il Capo di SME si è soffermato anche sui dirigenti di Forza Armata, sollecitando il tesseramento al sindacato al fine di dare più forza alle APCSM affinché possano avere maggiore potere negoziale al fine della contrattazione nazionale di comparto che verrà avviata nel 2024.
Bisogna ricordare, infatti, che fin da subito le Associazioni che superano la soglia di rappresentatività verranno chiamate ad affrontare delle sfide molto importanti per il nostro futuro, una su tutte appunto il dare concretezza sui tavoli di contrattazione a molte delle proposte di cui in questi mesi si è discusso proprio con lo Stato Maggiore dell’Esercito raccogliendo l’approvazione dei vertici militari.
Per la tutela della specificità c’è bisogno di tutti
Per farlo ci sarà bisogno di tutti, dal graduato al dirigente, al fine di lottare per il riconoscimento in ogni ambito della specificità propria al comparto Difesa.
Come precisato dal Capo di SME – tanto che noi di ASPMI lo abbiamo fissato tra i nostri 10 buoni propositi per il 2024 – sarà necessario perseguire il “giusto bilanciamento tra gli obblighi, i doveri e le limitazioni, legati ai compiti istituzionali, e i diritti ascritti a ogni singolo militare, correlati a interessi di natura collettiva, così da declinare in maniera sostanziale il principio di specificità militare che caratterizza il particolare status che riveste il personale con le stellette”.
Serve quindi stringersi intorno alla causa militare smettendo di essere solamente spettatori – ovviamente interessati – e iniziando a dare il proprio sostegno attivo iscrivendosi al più presto a un’Associazione (qui le ragioni per cui conviene farlo direttamente in ASPMI).
Di seguito il testo integrale della lettera inviata dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.