Esprimiamo serie perplessità e profonda preoccupazione di fronte alle misure introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, che prevede tagli a tutti i Ministeri, a eccezione della Sanità.
In un contesto internazionale caratterizzato da instabilità e crescenti sfide geopolitiche, ci chiediamo se questa sia davvero la risposta che il Governo vuole offrire. Il settore della Difesa, che gioca un ruolo fondamentale nella sicurezza nazionale e nella stabilità globale, necessita di infrastrutture moderne, adeguate e soprattutto di un personale militare valorizzato economicamente e adeguatamente formato. Come può un Ministero fondamentale come quello della Difesa subire ulteriori tagli, proprio nel momento in cui servono risorse per garantire una Forza armata efficiente e preparata?
Riteniamo piuttosto che sia fondamentale investire di più e meglio nella Difesa, riconoscendo non solo l’importanza strategica del comparto, ma anche il valore di coloro che vi operano ogni giorno, mettendo a rischio la loro vita per la Difesa del Paese, sia in Italia che all’estero.
Le risorse per il rinnovo di contratto 2025-2027
Accogliamo con favore lo stanziamento delle risorse destinate al rinnovo dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2025-2027. Il Governo ha infatti previsto risorse sin da subito per finanziare le procedure di rinnovo contrattuale, un segnale positivo perché c’è l’intenzione di riconoscere una continuità contrattuale.
Tuttavia, non possiamo dimenticare che il capitolo del rinnovo per il triennio 2022-2024 è ancora aperto, con le trattative ferme a causa del fatto che le risorse attuali risultano chiaramente insufficienti.
La nostra preoccupazione è che si stia sottovalutando l’urgenza di risolvere la questione passata prima di procedere con uno stanziamento aggiuntivo per questa contrattazione. Servono risorse aggiuntive per il salario accessorio e per rispondere alle legittime aspettative dei lavoratori militari. C’è forse troppa fiducia da parte del Governo nel pensare che i sindacati siano disposti a firmare qualsiasi accordo, anche se insoddisfacente? Da parte di ASPMI, vogliamo essere chiari: non accetteremo mai un contratto che non rispetti pienamente i diritti e le necessità del personale. Le trattative devono portare a un risultato equo e dignitoso per chi serve il Paese con dedizione e professionalità.
Straordinari solo per le Forze di Polizia
Un altro punto cruciale riguarda lo stanziamento di 100 milioni di euro per le prestazioni di lavoro straordinario del personale delle Forze di Polizia e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. La misura, destinata a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, è certamente positiva. Tuttavia, ancora una volta, ci si dimentica dell’Esercito Italiano. Sembra che l’impegno quotidiano dei nostri soldati, sia nelle missioni internazionali che sul territorio nazionale, non venga considerato con la stessa attenzione. Eppure quando c’è da esprimere solidarietà per i militari in missione che ogni giorno rischiano la vita, o parole di ringraziamento quando l’Esercito non ha mai fatto mancare il proprio apporto in caso di emergenze nazionali il Presidente Giorgia Meloni è sempre in prima fila.
Le parole non bastano però, ci aspettiamo i fatti. L’Esercito rappresenta una componente essenziale della sicurezza del Paese e dovrebbe ricevere pari attenzione e risorse per gli straordinari già svolti, così come viene garantito alle altre Forze. Anche perché oggi non retribuendo gli straordinari si obbliga il personale ad andare a riposo, togliendo tempo alle attività di esercitazione ad esempio.
È così che il Governo riconosce l’importanza del lavoro svolto dai nostri militari? Questa disparità di trattamento è inaccettabile. ASPMI continuerà a battersi affinché vengano rispettati i diritti di tutti i membri delle Forze Armate, senza alcuna distinzione.
Un altro mese di congedo parentale all’80%
Infine, esprimiamo un giudizio positivo sull’estensione del congedo parentale all’80% per un altro mese, una misura che rappresenta un passo avanti nel riconoscimento del ruolo della genitorialità.
Tuttavia, dovremo fare in modo che questa novità sia immediatamente operativa per le Forze Armate. È essenziale che i nostri militari possano beneficiare senza troppi rallentamenti di un congedo parentale maggiorato, in aggiunta alla licenza straordinaria già esistente.
ASPMI chiede quindi che vengano riconosciuti 45 giorni complessivi di congedo retribuito in misura maggiorata, offrendo così un concreto sostegno ai militari e alle loro famiglie.