ASPMI continua a essere particolarmente attenta riguardo alle problematiche che interessano la vita militare: una di queste riguarda il fatto che in alcune circostanze non viene applicato quanto stabilito dagli articoli 53, comma 3, del D. Lgs. n.151/2001, e 11 comma 2, lett. c), del D. Lgs n.66/2003 in merito alla possibilità che i lavoratori con familiari a carico disabili (come riconosciuti ai sensi dell’articolo 3 della Legge n. 104 del 1992) vengano esonerati dallo svolgimento del servizio negli orari notturni.
A dimostrazione di ciò ci sono molteplici segnalazioni raccolte da ASPMI che prontamente ha scritto alla Direzione Generale e agli Stati Maggiori di Esercito e Difesa affinché venga messa definitivamente la parola fine a questa stortura che si ripercuote sul personale che ha esigenza di stare in casa negli orari notturni per ragioni oggettive e incontestabili.
Per l’esonero del servizio notturno non serve guardare al grado di disabilità
Il problema nasce da un errore di mala interpretazione delle suddette norme, in quanto ci sono Comandi che riconoscono l’esonero solamente in caso di grave disabilità.
Tuttavia, va sottolineato che la norma in questione non prevede che il lavoratore dichiari la gravità dello stato di handicap del familiare a carico, come tra l’altro è stato anche sancito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 12649 del 2023.
La Suprema Corte ha chiarito che nei suddetti articoli non è richiesta alcuna valutazione circa lo stato di gravità dell’handicap, sottolineando che per il diritto all’esonero dai servizi notturni è sufficiente la condizione di disabilità del familiare a carico.
Tra l’altro è stato lo stesso Ministero della Difesa a prendere atto dell’ordinanza in oggetto attraverso una circolare inviata nel giugno scorso dalla Direzione generale per il personale civile con oggetto “l’esonero dall’obbligo di prestare lavoro notturno per i cosiddetti caregiver”.
Non tutti i Comandi si sono adeguati alle nuove disposizioni
“Alla luce di questa importante statuizione, il lavoratore può chiedere l’esonero dal turno notturno indipendentemente dalla gravità dell’handicap del familiare cui presta assistenza, riconducibile sia al comma 3 sia al comma 1 dell’art. 3 Legge 104/1992”, così concludeva la circolare del Ministero della Difesa del giugno scorso, dando quindi il via libera all’esonero indipendentemente dal grado di disabilità del familiare a carico.
Nonostante un chiarimento che non lascia spazio a contestazione, ci sono Comandi che continuano a negare questo importante diritto nei casi di disabilità meno gravi: ciò è imperdonabile, in quanto si va a ledere un diritto fondamentale non solo per il lavoratore ma anche per la persona disabile.
Abbiamo quindi chiesto che Direzione Generale e Stati Maggiori possano al più presto sopperire a queste mancanze, assicurandosi che ogni Comando applichi il giusto trattamento nei confronti del personale.