Apprendiamo dell’intenzione del Governo Meloni di rendere il passaggio parlamentare della Legge di Bilancio 2024 una mera formalità in quanto – come confermato da Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento – il Centrodestra ha raggiunto un accordo per blindare il testo della manovra limitando gli emendamenti.
L’intenzione è di approvare la manovra già il 14 dicembre con modifiche minime rispetto al testo che è stato di recente bollinato dalla Ragioneria di Stato: una decisione di “responsabilità” secondo Ciriani, in quanto arrivare a un accordo per la manovra di quest’anno è stato particolarmente complicato visto che ci si è mossi in uno “scenario internazionale di grande preoccupazione” tra la guerra in Ucraina e quella tra Hamas e Israele.
Per quanto come ASPMI concordiamo con il riconoscere le difficoltà del periodo, non possiamo accettare che questa possa rappresentare una scusante per non intervenire in legge di Bilancio con una serie di correttivi volti a favorire l’Esercito Italiano, il cui personale non viene particolarmente tutelato dalla manovra.
Legge di Bilancio 2024, le ore di straordinario non sono sufficienti
Come ASPMI abbiamo già avuto modo di specificare le ragioni per cui l’articolo 65 della legge di Bilancio 2024, quello in cui viene incrementato da 47 a 55 ore il limite per le ore di straordinario indennizzabili, non può rappresentare la soluzione a un problema che ha una portata ben più ampia.
Basti pensare che al termine del periodo in cui si è impiegati nell’Operazione Strade Sicure il personale accumula in media 55 giorni lavorativi di assenza dal servizio, tenendo conto tanto dei recuperi di festività non fruite quanto delle ore di straordinario non remunerate. Considerando anche le ore dedicate allo svolgimento delle attività propedeutiche all’impiego nell’Operazione, vi è una “sensibile riduzione della presenza di personale nelle unità operative con conseguenti ricadute sull’operatività dello Strumento militare”, compromettendo così le capacità di Difesa del Paese: il che è inaccettabile, specialmente alla luce delle criticità rilevate sullo scenario internazionale messe in risalto dal Governo per giustificare la sua decisione.
Allorché ci aspettiamo già nella Legge di Bilancio 2024 una modifica al suddetto articolo volta a incrementare ulteriormente la soglia delle ore indennizzabili, portandole ad almeno 70 con il relativo pagamento di almeno la metà dei giorni di recupero festività.
Legge di Bilancio e tutela del personale, non sono ammessi passaggi formali
Alzare le ore di straordinario non sarebbe comunque abbastanza in quanto serve stanziare ulteriori risorse per l’ammodernamento di mezzi, sistemi e dispositivi per la sicurezza, nonché per risolvere il prima possibile la questione degli alloggi del personale impiegato nell’Operazione su cui noi di ASPMI ci stiamo battendo con forza.
Senza la possibilità di modifiche che senso avrebbe l’incontro già programmato per il 16 novembre quando il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si confronterà con il Consiglio Centrale di Rappresentanza Interforze proprio riguardo alla Legge di Bilancio 2024? Anche in quel caso si ha intenzione di rendere tutto una mera formalità come per l’iter di approvazione della manovra? Non siamo disposti ad accettarlo e come ASPMI lo faremo presente al Ministro della Difesa nella stessa giornata, quando verremo auditi in qualità di Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari per l’apertura di un primo canale di ascolto in vista dell’avvio delle trattative per il rinnovo di contratto.