Qualche giorno fa, questa sigla sindacale ha portato all’attenzione del lettore e del personale militare l’incresciosa vicenda nella quale sono incappati alcuni colleghi che si sono visti multare, poiché senza biglietto, mentre si trovavano a bordo di Trenitalia per svolgere regolare servizio. Servizio comunicato come da procedura, ma a quanto pare alcuni controllori bypassano le disposizioni e pensano di essere al di sopra della legge e degli accordi stipulati dai ministeri preposti con i vertici di Trenitalia, che prevedono l’esonero dal pagamento per il personale in servizio e a bordo dei treni.
Finalmente il caso occorso ai nostri colleghi è arrivato nelle sedi Istituzionali grazie all’interrogazione parlamentare promossa dal senatore di Fratelli d’Italia Giovan Battista Fazzolari e firmata dai Senatori Isabella Rauti, Ruspandini, Balboni, Barbaro, Calandrini, Garnero Santanchè Daniela, Iannone, La pietra, Nastri, Petrenga Giovanna, Totaro, Zaffini, Malan che attraverso l’interpellanza hanno espresso il loro rammarico per quanto avvenuto: “I recenti e numerosi casi di militari in divisa multati sui treni regionali perché sprovvisti del titolo di viaggio ci lasciano stupiti e indignati”.
I Senatori firmatari hanno aggiunto che: “l’istituto della libera circolazione, previsto da leggi nazionali e ripreso da numerose leggi regionali, si applica proprio alle forze dell’ordine e ai militari in divisa che viaggiano per motivi di servizio. Indignati perché non si comprende la logica che sottende tali norme, che va individuata nel fatto che la presenza di militari in divisa aumenta la sicurezza reale e quella percepita a bordo dei treni e in generale dei mezzi del trasporto pubblico locale”.
Non rendersi conto della situazione “è frutto di una visione totalmente miope, che va contro gli interessi dei cittadini e che ignora i sempre più frequenti casi di cronaca che raccontano di aggressioni o violenze nei confronti del personale in servizio o dei passeggeri, episodi spesso senza gravi conseguenze proprio per l’intervento di militari in viaggio sui convogli in questione”.
Come più volte affermato e teniamo a ribadirlo nuovamente, la facoltà di stabilire se un militare stia viaggiando per motivi di servizio non è a carico dell’Ente Regione, né tantomeno delle aziende che esercitano il servizio di Trasporto Pubblico locale; tale facoltà compete agli enti da cui dipendono i fruitori della libera circolazione, tramite apposita dichiarazione che non può essere oggetto di contestazione da parte dei dipendenti dell’ente ferroviario. I Senatori hanno depositato un’interrogazione al Ministro della Difesa e a Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, affinché si mobilitino per risolvere la situazione e perché gli episodi successi ai colleghi non si verifichino più.
ASPMI ringrazia il senatore Fazzolari e tutto il gruppo Parlamentare di Fratelli d’Italia e attende fiduciosa che le cose tornino nel proprio alveo, pronta a denunciare qualsiasi violazione dei diritti del personale.