In questi mesi ASPMI ha avuto diversi incontri con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, il quale fin da subito si è dimostrato particolarmente interessato a confrontarsi con i nuovi sindacati dell’Esercito per capire quali sono le problematiche lamentate e come risolverle.
Uno dei temi che più volte abbiamo portato all’attenzione del Capo di SME ha riguardato la disponibilità al movimento per i Graduati dell’Esercito.
Ad esempio, il 30 ottobre scorso abbiamo scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito per porre l’attenzione sul punto n. 3 della circolare recante le indicazioni per la disponibilità al movimento presso altre sedi e per l’avvicendamento relativa all’anno 2023, lamentando una sperequazione nei confronti del personale in malattia o assente per infortunio non dipeso da causa di servizio.
L’importanza dei sindacati militari
Quella della disponibilità al movimento è quindi da sempre un tema oggetto di profonda attenzione da parte di ASPMI per questo motivo accogliamo con positività le nuove indicazioni dello Stato Maggiore per l’anno 2024 con il quale vengono risolte alcune delle criticità che avevamo fatto presenti, dimostrazione che il confronto di questi mesi non è stato inutile come alcuni colleghi ancora sostengono per il solo scopo di svilire l’importanza della rappresentanza sindacale.
Allo stesso modo ci preme però sottolineare che nonostante il passo in avanti ci sono ancora dei dubbi da chiarire, aspetti per i quali abbiamo già chiesto delucidazioni agli uffici interessati e sui quali ci riserviamo di dare un giudizio definitivo.
Nonostante ciò ringraziamo comunque il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito per aver accolto non appena possibile le nostre richieste e aver dimostrato che il confronto tra sindacati e vertici militari è produttivo a vantaggio del benessere di tutti i militari.
Disponibilità al movimento per i Graduati dell’Esercito, nuove regole 2024
Nel dettaglio, analizzando la circolare in oggetto, ASPMI può sintetizzare le novità più importanti introdotte quest’anno, la maggior parte delle quali seguono le indicazioni che questa Associazione ha portato al tavolo di confronto.
Ad esempio, nel 2024 viene attribuito un punteggio incrementale:
- sulla base della distanza chilometrica tra sede di servizio e sede desiderata;
- per l’anzianità di spallina si terrà conto del decreto di immissione di Persomil e non della data del provvedimento di prima assegnazione. Non è chiaro tuttavia in che modo verranno calcolati i punteggi assegnati per questa voce;
- per la laurea;
- per i Graduati che hanno svolto attività lavorativa negli organi centrali per un minimo di 5 anni, ma solo se con rendimento “Eccellente”.
Diversamente, non saranno assegnati punteggi incrementali per il personale con permanenza ultradecennale nella stessa sede di servizio. Inoltre, ai fini del punteggio non saranno utili i riconoscimenti – come ad esempio elogi o encomi – ottenuti da VFP1. Questo è tuttavia un aspetto che secondo noi di ASPMI deve essere chiarito: per quanto possiamo dedurre che effettivamente verranno considerati gli elogi da VFP4, abbiamo chiesto allo Stato Maggiore dell’Esercito di darcene conferma.
Lato decrementi, invece, è importante sottolineare che non verranno tolti punti:
- per malattia e per ricoveri presso ospedali civili o militari;
- per coloro che non hanno effettuato prove di efficienza operativa (PEFO).
Non ci sarà quindi alcun decremento ulteriore rispetto a quanto già subito in merito alla sospensione del servizio. Altro aspetto importante da sottolineare è quello per cui per i provvedimenti disciplinari si terrà conto solo degli ultimi 5 anni.
Approviamo poi la decisione dello SME di rendere tutto più trasparente, ad esempio indicando le porzioni per cui concorrere, le sedi disponibili, i requisiti da possedere per potersi candidare e pubblicando la graduatoria generale di merito.
A tal proposito, come spiegato nella relativa circolare, “la procedura quindi cambia radicalmente passando da una disponibilità al movimento, cui doveva eventualmente far seguito una specifica istanza di trasferimento ‘a domanda’, a una vera e propria istanza di parte per una sede già predeterminata”.
Sono molto importanti inoltre le tempistiche dei movimenti: la graduatoria sarà nota nel mese di giugno, il dispaccio verrà comunicato a luglio e a settembre avrà definizione il provvedimento di trasferimento. Il tutto anche per agevolare la famiglie del personale, in quanto viene dato il tempo sufficiente per iscrivere i figli a scuola prima dell’inizio dell’anno scolastico.
ASPMI ogni giorno più credibile, non ha senso attendere ancora per tesserarsi
Novità che come già spiegato accogliamo favorevolmente, pur attendendo risposte alle nostre richieste di chiarimento sulle quali vi terremo aggiornati non appena ci saranno novità. Per il resto non possiamo nasconderci dal ritenere la circolare dello SME un successo anche personale, dimostrazione che nonostante il passaggio effettivo dalla rappresentanza al sindacato ci sarà solo a partire dal mese prossimo ci siamo già contraddistinti per la concretezza delle nostre attività e delle battaglie condotte.
A beneficiarne tutto il personale, non solo i tesserati, il che speriamo rappresenti un elemento di riflessione tra chi ancora sta tergiversando a riguardo. Perché lasciare tutto sulle spalle dei colleghi che con lungimiranza da mesi hanno capito l’importanza delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari sostenendo con forza il loro operato? Serve la partecipazione attiva di tutti, specialmente per quando avremo interlocutori meno disponibili rispetto allo Stato Maggiore dell’Esercito.
Ad esempio quando quest’anno ci troveremo seduti al tavolo di confronto per il rinnovo di contratto, quando inevitabilmente dovremo battagliare con i sindacati delle altre Forze Armate e di Polizia per assicurarci che l’Esercito Italiano non venga penalizzato nella distribuzione delle risorse a disposizione.
In quell’occasione dovremo essere forti – numericamente parlando – almeno quanto chi siederà con noi nel confronto con il Governo: ecco perché serve spingere oggi, al fine di avere adeguata forza per far valere le nostre istanze non appena ce ne sarà bisogno.