Operazione Strade Sicure, il Capo di SME incontra i militari. Adesso servono ulteriori tutele

Fonte: Esercito.difesa.it

Il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello ha recentemente incontrato il personale del Raggruppamento Lazio-Abruzzo impiegato nell’Operazione Strade Sicure, celebrando 16 anni di impegno continuo a difesa degli italiani. 

L’incontro, avvenuto il 4 agosto, ha permesso al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito di esprimere grande soddisfazione per l’impegno e la dedizione dimostrati dal personale militare. Con l’occasione, il Generale Masiello ha sottolineato l’importanza del continuo addestramento per garantire una prontezza operativa in tutte le possibili situazioni in cui il personale potrebbe essere impiegato.

I meriti di chi è impiegato nell’Operazione Strade Sicure

L’Operazione Strade Sicure, che coinvolge 1.621 militari dislocati in 113 siti sensibili tra Lazio e Abruzzo, rappresenta un elemento fondamentale per la sicurezza del Paese. 

Il personale dell’Esercito collabora strettamente con le Forze di Polizia per la sorveglianza e il presidio di punti nevralgici come aeroporti, siti diplomatici, luoghi di culto e monumenti storici. Questo sforzo congiunto assicura una cornice di sicurezza efficace per prevenire e contrastare attività illegali, garantendo così una maggiore protezione per i cittadini.

A tal proposito, durante il suo discorso il Generale Masiello ha elogiato il personale per la passione, la consapevolezza del ruolo e la capacità di adottare le procedure più appropriate in risposta alle minacce e ai rischi associati. Pertanto, ha evidenziato come l’Operazione Strade Sicure sia un esempio di dedizione e servizio verso l’Italia e i suoi cittadini.

La posizione di ASPMI

ASPMI non può che commentare positivamente la vicinanza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito al personale. D’altronde, fin dai primi mesi del suo incarico, il Generale Masiello ha dimostrato attenzione e sensibilità verso le esigenze dei militari, come evidenziato dalla recente autorizzazione all’uso della maglietta a maniche corte durante l’Operazione “Strade Sicure” nel caso in cui le temperature lo richiedano. Questo piccolo ma significativo cambiamento è un esempio di come il Comando sia attento alle condizioni operative del personale.

Tuttavia, è opportuno evidenziare che rimangono alcune criticità da risolvere per migliorare ulteriormente le condizioni operative dei militari. Tra le richieste avanzate da questa Associazione vi è la sostituzione del berretto di lana, inadatto per le stagioni calde, con un cappello più appropriato, oltre alla possibilità di indossare la maglietta a maniche corte anche per chi è sprovvisto di combat jacket

ASPMI auspica che queste proposte vengano prese in considerazione al più presto, continuando così il percorso di cambiamento e miglioramento delle condizioni di lavoro per i militari impegnati nell’Operazione “Strade Sicure” (e non solo).

La dedizione e il servizio verso il Paese sono valori fondamentali, e migliorare le condizioni operative dei militari è essenziale per mantenere elevati standard di efficienza e sicurezza. Proprio per questo motivo ASPMI continuerà a monitorare la situazione e a collaborare con le autorità competenti per assicurare che le esigenze del personale militare siano sempre al centro dell’attenzione.