Passi avanti per i diritti dei militari in situazioni di emergenza: ASPMI ottiene un chiarimento fondamentale dallo SME

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ASPMI ha raggiunto un nuovo e importante traguardo nella tutela dei diritti del personale militare. Grazie al nostro impegno costante, è stato finalmente ottenuto un chiarimento fondamentale che garantisce maggiore equità nell’applicazione delle norme in situazioni di emergenza climatica e calamità naturali.

In risposta alla nostra richiesta inviata lo scorso 26 settembre, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha chiarito che, in occasione di eventi emergenziali, non sarà più lasciata alla discrezionalità degli enti l’interpretazione delle norme riguardanti l’assenza dal servizio. Questo chiarimento elimina le precedenti applicazioni difformi e garantisce che tutti i militari impossibilitati a raggiungere il luogo di lavoro a causa di eventi eccezionali non dovranno più ricorrere ai propri giorni di licenza, ma saranno considerati assenti per “causa di forza maggiore”.

Questa decisione è particolarmente rilevante alla luce delle recenti calamità che stanno colpendo l’Italia, come in Liguria o Emilia Romagna, dove le catastrofi ambientali hanno messo in grave difficoltà la mobilità e la sicurezza dei cittadini. Il nostro intervento ha portato un risultato concreto per i militari coinvolti, che potranno ora beneficiare di una tutela più chiara e soprattutto uniforme in tutto il territorio nazionale.

Più nel dettaglio, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha ribadito che le ordinanze emesse dalle Prefetture o da altre Autorità competenti, come previsto dalla legge, si applicano automaticamente anche al personale militare. Questo significa che, in caso di eventi meteorologici avversi o calamità naturali, il personale militare che non riesce a raggiungere il luogo di lavoro non sarà tenuto a recuperare il tempo non lavorato. Tale assenza verrà infatti considerata come “causa di forza maggiore“, una condizione che non comporta penalizzazioni né tantomeno la necessità di utilizzare i giorni di licenza ordinaria.

Per chi invece riesce a prestare servizio, lo Stato Maggiore ha chiarito che, in caso di ritardi dovuti alle stesse condizioni meteorologiche avverse, non sarà richiesto di recuperare il tempo perso. Anzi, se accumulano ore di lavoro in eccedenza rispetto al normale orario, queste saranno compensate secondo la normativa vigente, garantendo al militare il pieno riconoscimento delle ore extra effettuate.

Come ASPMI siamo ovviamente orgogliosa di aver contribuito a questo chiarimento, che conferma il valore della nostra azione in difesa dei diritti dei militari. Continueremo pertanto a vigilare affinché queste tutele vengano rispettate in ogni contesto e a fornire il nostro supporto in ogni occasione.