Da quando è stata fondata, ASPMI ha improntato il suo spirito sui valori che devono caratterizzare l’anima di un sindacato.
Essere di supporto al personale militare, condurre giuste rivendicazioni per migliorarne l’aspetto giuridico ed economico, lavorare in sinergia con l’amministrazione ed affrontare le dinamiche evolutive degli scenari legati alla specificità delle Forze Armate: sono state e sono i princìpi cardini dell’Associazione Sindacale Professionisti Militari.
L’incessante lavoro svolto per il personale in questi anni, rivestendo cariche elettive o semplicemente affiancando chi è deputato a farlo, ha sviluppato una coscienza sindacale in tutte quelle persone che oggi rappresentano il cuore pulsante di ASPMI.
Ci piace definirle “api operaie”, colleghi, superiori, amici, che contribuiscono fattivamente a sostenere i militari senza ricevere nulla in cambio. Sono queste persone i baluardi del futuro.
Le attività svolte sono state portate avanti con spirito di sacrificio e abnegazione senza alcuna pretesa né in termini di riconoscimenti tantomeno in termini di denaro.
Su tali presupposti è improntata la necessità di non chiedere nulla al personale per quanto stiamo facendo, offrendo servizi di qualità e consulenze da parte di illustri professionisti delle materie trattate. L’attività gratuita di ASPMI spazia dal sostegno e supporto al personale, alla consulenza di medicina legale fino a quella giuridica.
Tutto questo lavoro viene svolto a costo zero e per riuscire a farlo si è dovuti ricorrere alla autotassazione.
Certamente non vogliamo puntare il dito nei confronti di chi pretende una “fantomatica” iscrizione in denaro in mancanza di una Legge che ne determina le quote; quello che vogliamo ribadire è il nostro punto di vista, rendendo pubblica la nostra coscienza sindacale.
ASPMI non pretenderà mai denaro dal personale se non su forza Legislativa anche perché, alla luce del disegno di legge in approvazione alla Camera dei deputati, sono ben chiare e ben spiegate le dinamiche di sostentamento delle sigle sindacali, ovvero quelle legate alle deleghe e all’assistenza fiscale.
La domanda a questo punto sorge spontanea, ma ci riserviamo dal farla poiché siamo certi che ve la siate già fatta voi.
Purtroppo, ci siamo accorti come tanti finti sostenitori del personale – dopo aver fatto dei giri immensi di parole e finti aiuti basati solo su informazioni a volte anche errate, confondendo il personale – alla fine sono caduti anch’essi nel fantomatico girone dantesco degli accidiosi. Di questo ce ne dispiace, ma ci fa riflettere e deve farvi riflettere.
Quello che possiamo dirvi è semplicemente di affidare il vostro status militare a dei veri professionisti dotati di strutture adeguate e non ad improvvisati tutori senza alcuna esperienza né sindacale, tantomeno professionale ma solo pieni di un’infarinatura su tutto che, puntualmente, porta al niente.