Si è svolto nella giornata di giovedì 27 marzo, con grande partecipazione, il convegno “Psicologia e Resilienza nelle Forze Armate e di Polizia. Il Sacrificio delle Vittime del Dovere”, promosso e organizzato dalla Dott.ssa Antonella Cortese, da sempre impegnata nella valorizzazione del ruolo psicologico nella vita militare e nella tutela delle vittime del dovere, a cui per ASPMI ha preso parte la Dott.ssa Nadia Giannini.
Un convegno che ha rappresentato un momento prezioso di riflessione, memoria e crescita collettiva, coniugando il doveroso omaggio alle vittime del dovere con una visione ben chiara sul futuro del benessere psicologico del personale in divisa.
Ad aprire i lavori dell’evento, due importanti figure istituzionali: il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e il Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi. Un momento di particolare intensità si è avuto con la consegna da parte del Presidente Rocca di una targa di benemerenza a tre militari, vittime del dovere, feriti in Afghanistan e insigniti della Medaglia d’Oro:
- il Maresciallo Ruolo d’Onore Carmine Pedata,
- il Sergente Maggiore Ruolo d’Onore Pasquale Mele,
- il Maresciallo Giovanni Napolitano della Guardia di Finanza.
Un riconoscimento carico di significato, che ha commosso l’intera platea, tributando il giusto onore al coraggio e alla dedizione di chi ha pagato un prezzo altissimo per servire lo Stato.
Presenti in sala numerose autorità militari e civili, tra cui il Generale di Divisione dei Carabinieri Salvatore Cagnazzo e il Generale di Brigata Daniele Cesareo, Comandante della Brigata “Garibaldi” di Caserta, oltre a tanti illustri rappresentanti delle Forze Armate e delle istituzioni.
Il cuore del convegno ha posto l’accento su un tema tanto attuale quanto fondamentale: lo sviluppo della resilienza negli appartenenti alle Forze Armate e di Polizia. Come sottolineato anche nell’intervento della Dott.ssa Giannini, nonché Dirigente di questa Associazione, la resilienza è una capacità che può essere allenata e potenziata, specialmente in contesti ad alta esposizione allo stress come quello militare.
Comprendere e sostenere lo sviluppo della resilienza nei militari significa investire non solo sulla loro salute psicofisica, ma anche sull’efficienza operativa delle Forze Armate. Un militare resiliente è colui che riesce a fronteggiare situazioni critiche, adattandosi con flessibilità, mantenendo alta la concentrazione e credendo nelle proprie capacità anche sotto pressione.