Buone notizie per il personale del Reggimento Genio Ferrovieri: c’è la data del pagamento della quota esente giornaliera all’indennità sostitutiva del vitto per attività ferroviarie. Quota che ricordiamo essere pari a 15,49 euro sull’importo di 25,00 euro.
Il tutto grazie all’impegno di ASPMI che si è prodigata affinché il personale potesse ricevere quanto gli spetta di diritto. Ricordiamo, infatti, che il Centro Nazionale Amministrativo Esercito lo scorso 16 maggio inviò un messaggio a noi di ASPMI confermando il via libera al pagamento della suddetta quota già con lo stipendio in pagamento a giugno, con tanto di conguaglio – e quindi con relativi arretrati – con decorrenza da settembre 2022.
Messaggio che segue a un lungo iter in cui ASPMI ha supportato il personale del Reggimento Genio Ferrovieri – tra cui figurano molti nostri tesserati – nella corretta applicazione della suddetta quota nel cedolino paga.
Cos’è la quota esente giornaliera all’indennità sostitutiva del vitto per attività ferroviarie e cosa c’entra ASPMI
Il Reggimento Genio Ferrovieri fornisce il proprio personale tecnico, come macchinisti, operatori ferroviari, capitreno e capistazione, per supportare la gestione delle linee ferroviarie in base a convenzioni stipulate tra il Ministero della Difesa e le varie società ferroviarie. Le società ferroviarie coprono tutti i costi necessari, inclusi vitto e alloggio, e rimborsano il Ministero della Difesa periodicamente.
Nello specifico, per ogni giorno di effettiva presenza, i militari inviati in trasferta percepiscono un’indennità ferroviaria in relazione all’incarico svolto e una indennità di trasferta su territorio nazionale fuori dalla sede comunale di servizio, in misura ridotta al 60% con attribuzione della quota esente di 15,49 euro al giorno poiché riferita alla condizione di fruizione gratuita di vitto e di alloggio.
Al fine di poter meglio svolgere le delicate attività operative e ferroviarie, estremamente impegnative e attuate senza soluzione di continuità, il personale impiegato si avvale quasi esclusivamente dell’indennità sostitutiva del vitto ferroviario (opzione indicata all’art.13 della convenzione) la quale copre, con l’elargizione di una quota giornaliera di 25 euro, la colazione, il pranzo e la cena.
A riguardo, in data 29 agosto 2022 il Reggimento ha presentato un interpello all’Agenzia delle Entrate chiedendo di considerare una quota esente di 15,49 Euro sulla somma dell’indennità sostitutiva del vitto ferroviario, poiché il vitto è fornito gratuitamente dalle società ferroviarie senza alcun onere per l’Amministrazione della Difesa. L’Agenzia delle Entrate ha risposto favorevolmente e ha determinato che l’indennità di vitto ferroviario è imponibile solo per la parte eccedente questa quota esente.
Tuttavia, nonostante la risposta favorevole dell’Agenzia delle Entrate, il personale non ha ancora ricevuto gli adeguamenti economici derivanti dalla decisione, né gli arretrati. Pertanto, ASPMI ha più volte fatto richiesta al Centro Nazionale Amministrativo dell’Esercito di adeguare l’importo dell’indennità in base alla quota esente e di erogare gli arretrati dovuti al personale.
Grazie all’impegno di ASPMI il pagamento è stato finalmente sbloccato
L’impegno di ASPMI ha raggiunto un importante risultato. Dopo diverse segnalazioni, infatti, è arrivata la risposta del CNA del 16 maggio con la quale viene indicato come imminente il pagamento della suddetta quota.
In quell’occasione la data di pagamento indicata era giugno 2023, con conguaglio a settembre 2022 (con relativo riconoscendo degli arretrati), tuttavia quando siamo al 24 luglio il pagamento non è ancora arrivato. A tal proposito, ci siamo immediatamente attivati per avere maggiori informazioni in merito e siamo venuti a conoscenza che il pagamento di tutte le quote in oggetto, per il periodo quindi compreso tra settembre 2022 e luglio 2023, verrà effettuato già questa settimana, giovedì 27 luglio, con cedolino straordinario.
ASPMI è soddisfatto per l’obiettivo raggiunto e ringrazia anche i vertici del CNA per il supporto dato. D’altronde, dal momento che quota esente giornaliera all’indennità sostitutiva del vitto per attività ferroviarie nasce da un problema di calcoli errati a causa di una doppia tassazione, il personale beneficiario rischiava di ricevere gli arretrati solamente con il Cud 2024.
Carta di libera circolazione, attendiamo sviluppi
Concludiamo ricordando che nel frattempo siamo in attesa di conoscere l’evoluzione sulla concessione della CLC (carta di libera circolazione) per il personale militare ferroviario, fortemente richiesta dal personale e caldeggiata da questa sigla sindacale.