Roma, 29 nov. (askanews) – “Si sta dibattendo in queste ore la nuova riforma fiscale per tutti i lavoratori. Il Governo cerca di trovare una soluzione all’ ormai degenerata pressione fiscale.
Se in prima battuta abbiamo esultato all’ idea di una riforma fiscale che poteva dare giovamento economico a tutti i cittadini e soprattutto alle donne e agli uomini del Comparto, con rammarico dobbiamo affermare che se dovesse andare in porto questo progetto a rimetterci saranno le fasce deboli, il personale che ha un reddito fino a 28000 euro”.
Lo spiega il delegato Cocer Francesco Gentile in una nota”. Ad oggi, il personale con tale soglia annuale percepisce un bonus mensile pari a 100 euro per 12 mensilità che scomparirebbe con l’abbassamento della soglia dell’aliquota dal 27% al 25%. Questo significherebbe che le fasce deboli perderebbero il potere d’acquisto mensile a fronte di pochi spiccioli derivanti dalla modifica delle aliquote”, commenta Gentile.
“Questa riforma andrebbe solo ad aiutare le fasce medio-alte a discapito di chi oggi non arriva alla fine del mese .
Una riforma scellerata e non equa, insomma, che se dovesse trovare accoglimento vedrebbe le buste paga del personale da Gennaio inferiori a quelle attuali.
Auspico che il Governo rifletta bene su tale decisione e valuti attentamente la riforma anche alla luce dei nuovi rinnovi contrattuali che svanirebbero in un cedolino paga nettamente al ribasso”, conclude il delegato Cocer.