Ormai si procede spediti verso la chiusura del nuovo contratto di lavoro.
I giorni che ci separano dal Decreto si contano sulle dita di una mano.
Le pregiudiziali poste dalla Rappresentanza e dai Sindacati in merito al riconoscimento economico della specificità del Comparto, attraverso l’avvio della previdenza e alle tutele per il personale, trovano adeguato riscontro nella bozza della Legge di Bilancio 2022.
I temi al tavolo sono comunque ancora caldi e questi giorni saranno intensi.
L’operatività delle Forze Armate, attraverso il riconoscimento economico, deve entrare a pieno titolo nel rinnovo contrattuale.
Come hanno titolo a rientrare anche l’adeguamento del rimborso del pasto alla cifra dei dirigenti in merito al trattamento economico di missione, i giorni di ferie per la nascita del figlio, le tutele per i genitori con bambini affetti da disturbi dell’apprendimento, la rivalutazione economica, almeno pari al doppio, dell’indennità di marcia, gli incrementi sulle indennità di rischio e tutte quelle norme accessorie rimaste invariate nel corso di questi anni.
Non da meno è necessario procedere al riallineamento di alcuni importi fissi e continuativi che ad oggi non premiano l’anzianità nei gradi intermedi senza tralasciare i giusti accorgimenti anche per i gradi alti.
Come avete modo di comprendere i lavori ancora sono in corso e sul tavolo le problematiche sono tante.
A queste vanno aggiunte le rivalutazioni delle fasce IRPEF attualmente all’esame del Governo e su cui la Rappresentanza sta rivendicando la giusta attenzione anche per le fasce deboli del Comparto.
Il tutto messo a sistema con l’elevazione del monte reddituale in merito alla Defiscalizzazione per il Comparto Difesa e Sicurezza, quella norma, ottenuta a seguito di lunghe battaglie durante il provvedimento di riordino dei ruoli, che annualmente da una boccata di ossigeno al personale con redditi bassi delle Forze Armate e di Polizia.
Se tutto quello che ho menzionato, insieme ad altre rivendicazioni poste alla trattazione del tavolo, dovesse trovare accoglimento allora la chiusura del rinnovo contrattuale potrà procedere veloce, altrimenti di certo non molliamo la presa e ci aggrapperemo al tavolo con tutte le forze necessarie.
Roma, 23 novembre 2021
Francesco Gentile