R01 – 15:49:13 23/09/24
(AGI) – Roma, 23 set. – “Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato di voler accelerare le trattative per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. Il governo si e’ mostrato aperto anche a un aumento delle risorse da stanziare, riferite in particolare al salario accessorio, nella legge di bilancio 2025. La nostra Associazione e’ soddisfatta di questo obiettivo, avendo da tempo sollecitato l’aumento delle risorse”. A sottolinearlo e’ l’Aspmi, Associazione sindacale professionisti militari, secondo cui si tratta di “un segnale concreto di attenzione al personale, che conferma l’importanza del nostro impegno. Prosegue il nostro percorso per il riconoscimento dei diritti del personale militare, che e’ appena cominciato. L’aumento di risorse prospettato – nel dettaglio di 250 milioni di euro – dovrebbe essere esteso a tutto il personale del pubblico impiego. Se cosi’ sara’, mancherebbe ancora la presa di conoscenza della specificita’ del personale militare, il cui servizio si differenzia in maniera importante da tutti gli altri lavoratori pubblici”.
“Il tema della specificita’ – continua il segretario generale Francesco Gentile – e’ poi direttamente correlato a quello della previdenza dedicata, che potrebbe trovare spazio proprio in occasione del rinnovo contrattuale per evitare che i nostri militari siano svantaggiati dall’assenza di anni contributivi aggiuntivi, dopo anni di dedizione a servizio del Paese. Riteniamo fondamentale che l’assoluta particolarita’ della professione militare, tra rischi, sacrifici e compressione dei diritti, venga riconosciuta in maniera concreta. Continueremo dunque a monitorare gli sviluppi, soprattutto per capire se davvero possiamo interpretare l’aumento di risorse come un segnale positivo per il personale delle forze armate. Questo dipende non soltanto dalla ripartizione dei fondi aggiuntivi, ma anche dalle tempistiche con cui saranno messi a disposizione del pubblico impiego. Per tutelare davvero i militari – conclude Gentile – ci auspichiamo che le risorse possano essere incluse gia’ nelle trattative del 2024, punto su cui ci sentiamo fiduciosi, viste le dichiarazioni del presidente Meloni sulla volonta’ di rendere piu’ celere la contrattazione”. (AGI)
Red/Bas